Il leader M5S: "Lavoriamo per rafforzare azione esecutivo ma nella direzione giusta"
"Lavoriamo per far cadere il governo? Assolutamente no. Lavoriamo per rafforzare l'azione di governo ma nella direzione giusta". Così il leader M5S Giuseppe Conte ad un'iniziativa elettorale a Capua.
"La nostra posizione è molto chiara: l'Itaia deve imprimere una svolta in Europa e in tutti i consessi internazionali, questo è il momento della diplomazia, il momento in cui tutti devono lavorare per costringere la comunità internazionale e le parti belligeranti ad un tavolo fino a quando non si arriverà a un negoziato di pace credibile, sostenibile, equilibrato. Noi lavoriamo per questo", ha affermato.
"Leggo che noi vogliamo mettere in difficoltà il governo, non è così. Il M5S vuole rafforzare il governo. Nessuno vuole mettere in difficoltà l'Italia o gli interessi italiani, ma serve una spinta per la risoluzione di un conflitto che fa male a tutti".
Quanto al salario minimo "forse non è nella cultura di alcuni politici. Se per alcuni politici è normale prendere paghe da fame, paghe di 3,4 euro l'ora, allora diciamo che la politica di M5S non è questa e non lo accetteremo mai fino a che non sarà approvato il salario minimo. Queste sono paghe da fame".
Di Maio
"Mai più larghe intese? Questo è un tema che lascio ai leader di partito". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Napoli in visita al Villaggio dello Sport in piazza Municipio, rispondendo a chi gli chiede se sia d'accordo con Letta e Salvini sull'impossibilità di ripetere le larghe intese al governo.