All’Auditorium dell’Ara Pacis a Roma si è tenuto ieri la terza edizione del CSR Awards 2024, promossa da Entain Italia con il supporto della sua Fondazione. Nel corso dell’evento si è posto l’accento sul problema delle infrastrutture sportive e sull’importanza dello sport come strumento di politica sociale.
In più sono state annunciate le associazioni vincitrici: Seconda Chance (Roma), Sport Senza Frontiere (Roma), Club Schermistico Partenopeo, ASD Baseball Softball Club Rovigo, Romanes-Weelchair Rugby, ASD Sportinsieme, Santa Lucia Basket, Kim (Roma), Sportfund fondazione per lo Sport Onlus (Bologna), Progetto Filippide (Roma).
Tanti gli interventi nel corso dell’evento. Hanno preso la parola il capo di gabinetto del Ministero dello Sport, Massimiliano Atelli; l’assessore allo sport del Comune di Napoli, Emanuela Ferrante; Andrea Faelli, responsabile del Gruppo Entain in Italia; Giuliano Guinci, public affairs, sustainability & retail operations directory di Entain; Riccardo Viola, responsabile del Coni Lazio
Il capo di gabinetto del Ministero dello Sport, Massimiliano Atelli: “Nel nostro Paese la realizzazione delle infrastrutture è rimasta molto indietro nel corso del tempo, sia per quanto riguarda le strutture esistenti sia per quelle da realizzare ex novo. Abbiamo bisogno di poter mettere in campo risorse di privati e pubbliche, ma c’è anche bisogno di sviluppare una cultura diversa della collaborazione”.
Sul valore dello sport come strumento sociale e opportunità lavorativa ha posto l’accento il deputato Gerolamo Cangiano: “Ciò che il Governo sta facendo in Campania è significativo. Grazie al modello Caivano lo Stato è intervenuto in una zona disagiata proprio attraverso lo sport. La formazione è uno strumento straordinario e utilissimo, che permette agli imprenditori di compiere investimenti giusti in questo campo.
Lo sport ormai è visto come uno strumento sociale, ma anche come sbocco lavorativo. Lo dimostra il fatto che il liceo sportivo è quello più ambito dai ragazzi. Anche all’interno delle carceri lo sport può dare il messaggio giusto e offrire delle opportunità ai ragazzi che sono purtroppo finiti in carcere”.
L’assessore allo sport del Comune di Napoli, Emanuela Ferrante, ha voluto ribadire un concetto sul tema dello sport come strumento di politica sociale: “Siamo consapevoli che i nostri ragazzi sono stati abbandonati per un po’ di tempo. Queste iniziative, come i CSR, quindi sono importantissime per aiutare le persone che vivono alcuni disagi.
Lo sport può essere una politica sociale per rendere un servizio a tutta la comunità, anche recuperando gli impianti trascurati. Abbiamo così deciso di mettere al centro tutte le municipalità e realizzare interventi su infrastrutture sportive”.
Andrea Faelli, responsabile del Gruppo Entain in Italia, ha evidenziato l’importanza dell’evento e del momento che sta vivendo il settore del gioco pubblico: “È la giornata dell’anno che preferisco. Restituire una parte del valore generato da Eurobet e dai nostri marchi in iniziative di questo tipo, credo sia un valore di cui andare fieri. I CSR Awards, a cui teniamo molto, sono l’evento finale di un processo che dura tutto l’anno e che cerca di premiare delle iniziative volte all’inclusione sociale attraverso lo sport.
In questa occasione ci siamo focalizzati sul tema delle infrastrutture. Assieme a Seconda Chance, in particolare, stiamo guardando al progetto del carcere di Secondigliano dove andremo a costruire due campi da padel e uno da calcio“.
E sul settore del gioco, Faelli ha sottolineato che: “Le aziende investono su un periodo di tempo ampio, dunque era importante avere in primis regole certe. Le regole ci devono essere ma devono essere di mercato, in modo tale che il cliente apprezzi il prodotto e non sia tentato di spostarsi verso altri “territori” senza controlli, sicurezza e privacy.
Le concessioni retail sono operative da più di 15 anni e il mercato ha creato una situazione che è quella attuale. Forzare la mano contro il mercato sarebbe un errore, anche per quel che concerne il gettito del gioco. Con delle regole certe dovremo cercare di tutelare il divertimento”.
Faelli ha poi messo in luce il grande lavoro svolto da Entain nella realizzazione dei progetti presentati: “I progetti che stiamo celebrando oggi sono frutto del lavoro di tanti colleghi che hanno lavorato tutto l’anno per far si che le cose accadessero. Il triangolo magico privato-pubblico-terzo settore è molto bello ma richiede tanto impegno.
La mia azienda è una multinazionale che opera in tutto il mondo e si fonda sul divertimento. Noi cerchiamo di restituire al territorio un’opportunità che può far capire ad ogni ragazzo di avere una possibilità e approcciare a qualcosa di nuovo. Facciamo questo tipo di iniziative in tutti questi Paesi dove siamo presenti come gruppo Entain per offrire opportunità a tutti i ragazzi, ancor di più se vivono in zone svantaggiate”.
Giuliano Guinci, public affairs, sustainability & retail operations directory di Entain, ha sottolineato l’importanza di due tempi principali: “Praticare sport con tutte le associazioni presenti oggi è stato veramente bello. Lo sport è inclusione per definizione e i ragazzi di queste associazioni sono dei veri e propri atleti. Credo che siamo arrivati al punto in cui possiamo parlare di sport a 360 gradi senza alcuna distinzione“.
Guinci ha poi spiegato il procedimento volto a premiare i progetti vincitori: “Il progetto nasce 4 anni fa grazie ad una spinta interna. La scelta dei progetti vincitori deriva sempre dall’ascolto dei rappresentanti di queste associazioni che ci presentano i loro progetti. Quelli che noi reputiamo migliori vengono selezionati”.
Riccardo Viola, responsabile Coni Lazio, ha rimarcato l’importanza del lavoro svolto dal Coni per coprire le mancanze infrastrutturali del Paese: “Il Coni ha giocato una parte fondamentale nel coprire le mancanze infrastrutturali del Paese. È importante oggi ridefinire i campi d’intervento delle associazioni, degli enti sportivi e dei decisori. Tutti i progetti vanno a sbattere contro un grande muro, ovvero i grandi eventi sportivi. Nel nostro Paese nessuno ha mai programmato lo sport dal punto di vista dell’impiantistica. Noi rincorriamo gli eventi e le emergenze, ma sarebbe ora di cambiare registro”.