Secondo il consigliere d'amministrazione di Viale Mazzini le prossime direzioni artistiche dovrebbero essere interne all'azienda
"E’ una situazione molto delicata che attiene non solamente al problema ‘Sanremo sì Sanremo no’, ma riguarda più in generale la gestione degli eventi pubblici in Italia. La Rai sta lavorando con le autorità per cercare di dipanarla. Detto questo è oggettivamente inaccettabile che il conduttore e direttore artistico di Sanremo ponga delle condizioni alla sua presenza al Festival, non tenendo presente che su pubblico e sicurezza non decide la Rai e, per giunta, ponendosi anche al di sopra di quelle che sono in questo momento le norme in vigore. A volte in questi ruoli si rischia di cadere nel delirio di onnipotenza. Ricordo poi che Sanremo è un evento della Rai, non di Amadeus o dei suoi manager". Parla così all'Adnkronos il consigliere Rai, Giampaolo Rossi, all'indomani di una giornata segnata dalle parole del ministro Franceschini sul divieto di pubblico al Festival di Sanremo e le conseguenti reazioni.
"Già lo scorso anno avevo avanzato l’idea che la Rai si riappropriasse della direzione artistica di Sanremo - sottolinea Rossi - e alla luce di quanto sta avvenendo oggi, così come alla luce dei conflitti di interesse generati in passato dai direttori artistici esterni, ritengo sia necessario che la direzione artistica di uno dei più importanti eventi di intrattenimento televisivo in Europa torni in casa Rai".