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Giallo profuga cacciata da hotel a Rimini, albergatore: "Portata via dal cugino dopo lite"

Giallo profuga cacciata da hotel a Rimini, albergatore:
16 marzo 2022 | 14.29
LETTURA: 2 minuti

In un video su Tik Tok che ha già 300mila visualizzazioni, una donna ucraina racconta in lacrime di esser stata ospitata insieme alla madre e alla figlia di 6 anni in un albergo di Rimini, il Margherita, dal quale però sarebbe stata cacciata l'indomani mattina con il pretesto di una discussione animata con la madre. Aggiunge di non sapere dove andare, che le sue carte di credito qui non funzionano e di aver chiesto a un bar di connettersi alla rete wi-fi.

All'Adnkronos, però, è lo stesso titolare dell'albergo, Stefano Lanna, a chiarire l'incresciosa situazione. "E' successo tutto in maniera improvvisa. Ho dato accoglienza ai profughi, alle 2 di notte mi sono trovato all'ingresso 17 bambini con le loro mamme, non me la sono sentita di lasciarli fuori e ho aperto loro la struttura. Dal 7 marzo scorso, in due giorni, ho ospitato 140 persone in condizioni disperate. Ho saltato Pasqua, la stagione, ma questa emergenza viene prima di tutto. D'altronde, ho 45 anni ma sono cresciuto in una casa famiglia: quando si è presentata questa emergenza umanitaria, ho parlato con mia moglie e i miei 4 figli, spiegando loro che non potevamo tirarci indietro. Quattro giorni fa è arrivata questa ragazza con altre mamme e i bambini tramite suo cugino che già vive in Italia. Da quel che mi hanno raccontato gli altri ospiti, perché non parlo in ucraino, la sera hanno litigato tra loro in albergo, lei pare fosse ubriaca, e lo stesso cugino al mattino le ha portate via".

"E' stata proprio una donna che era con lei a raccontarmi di esser stata picchiata, ma immaginavo fosse una cosa tra loro che sarebbe finita lì. Il cugino ha pensato di allontanarla, probabilmente per non creare problemi in una situazione già delicata. Nel video, che ovviamente mi ha procurato non poco dispiacere, ho visto comunque gli occhi di una madre disperata. Mi dispiace, perché se lei avesse parlato con me, comunque avremmo trovato insieme una soluzione. Tutto quello che sto facendo lo porto avanti senza nemmeno aver ricevuto un euro o alcun tipo di aiuto dallo Stato - aggiunge - Ad oggi do ospitalità a 85 mamme e 55 bambini, attraverso gli appelli sui social sto cercando di reperire almeno provviste alimentari. Quanto è capitato non mi ferma, e vado avanti per dare una mano a chi non ha più nulla".

(di Silvia Mancinelli)

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