"La mia paura più grande? Quella di salire su quel palco e di essere disconnessa, di non essere presente, di non riuscire a godermela davvero. Perché invece vorrei tanto, tantissimo arrivare alle persone". Parla così all'Adnkronos Gaia, all'anagrafe Gaia Gozzi, descrivendo le sue emozioni per il debutto sul palco del 71mo festival di Sanremo. "Ho bisogno estremo di condividere e sentire qualcuno dall’altra parte -spiega l'artista italo-brasiliana- e in questo anno senza pubblico in platea, arrivare alla gente oltre lo schermo sarà ancora più difficile. Ma è il mio obiettivo".
A 23 anni, Gaia ha già alle spalle la partecipazione a 'X Factor', la vittoria ad 'Amici' ed ora l'emozione del debutto sul palco più importante d'Italia, dove porterà il brano 'Cuore Amaro' di cui ha scritto musica e testo insieme a Orang3 (Daniele Dezi), Jacopo Ettorre e Giorgio Spedicato. "Questa canzone è nata questa estate, l’ultimo giorno -racconta- Parla del mio cuore, di quello che ha vissuto. Il 'Cuore amaro' è quello che accoglie tutte le mie anime, la mia consapevolezza, quello che sono diventata dopo tutte le situazioni che ho vissuto".
E sul momento che il mondo sta vivendo, la sua lettura è precisa, focalizzata: "Un momento difficile, che non ha fatto differenze. Il virus è molto democratico e ha messo tutti in una situazione di stallo -spiega Gaia- Mi sento anche fortunata, perché ci siamo fermati tutti, il mondo si è fermato ma io e la mia musica abbiamo continuato a crescere e finalmente ho la possibilità di raccontarmi e di spiegare chi sono". La pandemia "la sto vivendo day by day, per quanto io sia mega ansiosa prendo ogni giornata per quella che è. Sto cercando anche di capirmi, ho voglia di prendermi cura di me stessa, perché è un momento in cui dobbiamo occuparci anche della nostra salute mentale. Impazzire è un attimo".
Che Sanremo faccia più paura del palco di X Factor o di 'Amici' non è così scontato, almeno per lei: "Tutte le cose che non conosco mi fanno molta paura. Certo, Sanremo è un palco monumentale, i miei nonni dal Brasile se lo guardavano. Ma è tutto così assurdo che il mio approccio sarà molto sincero, e non esagerato. Non voglio arrivare a Sanremo mettendo tutta la frustrazione che avevo di fare i live... voglio potermelo godere quel palco", giura Gaia. "Questo non significa che non mi stia cag... sotto", scherza.
Sul fatto di esordire all'Ariston proprio con questo Sanremo così 'blindato', e così strano rispetto a tutte le altre edizioni, l'artista osserva: "Il mio pensiero va prima di tutto alla sicurezza e alla salute. E la sicurezza ci sarà, perché Amadeus ha fatto un lavoro davvero enorme, in un modo mai visto prima, perché questo momento non è mai stato vissuto prima", dice. E ben venga Sanremo "se può portare un po’ di speranza, un po’ di luce, non solo per noi, ma anche a tutte le persone che ci lavorano, attrezzisti, maestri di canto... L'auspicio è che possa scardinare, sbloccare certe cose nella speranza che si possa ritornare a fare musica". Certo, "avrei voluto fare crowd surfing tra la folla (surf sulla folla, ndr) dell'Ariston... sarà per la prossima volta", conclude. "L'importante è che vada via da lì ricordandomi per sempre cosa ho provato".
(di Ilaria Floris)