Il corrispondente del quotidiano olandese: "Irresponsabile andare adesso alle urne"
Più che alla crisi di governo, all'estero sembrano interessati al maxi processo contro la 'ndrangheta iniziato in Calabria e "stupisce" che i giornali italiani ne parlino così poco. E' l'opinione di Maarten van Aalderen, corrispondente del quotidiano olandese "De Telegraaf", che al maxi processo istruito da Nicola Gratteri ha già dedicato un lungo articolo, "e come me molti altri miei colleghi della stampa estera", anche se domani sul suo quotidiano si parlerà della crisi.
"Ho notato che i media italiani hanno dedicato pochissimo spazio all'evento - dice, parlando con l'Adnkronos - dimostrando di avere pochissimo interesse per questo processo, nel quale sono imputate 355 persone. E' una cosa che mi colpisce". Ma non sarà che l'interesse della stampa straniera dipende dal solito collegamento Italia uguale mafia? "Non è così - replica - io trovo normale fate attenzione ad un evento di questa grandezza. L'inizio del processo è una cosa positiva, la mafia è negativa, ma l'antimafia è positiva, Gratteri è un biglietto da visita per l'Italia, e come lui le persone che contrastano la mafia".
Van Aalderen giustifica il poco interesse per il maxi processo "con i 600 morti al giorno per il coronavirus e con le minacce di Matteo Renzi di far saltare il governo: d'altronde ho sempre notato che la stampa italiana, più di qualsiasi altro Paese, si occupa sempre tantissimo della politica interna, figuriamoci se c'è un ex premier che vuole far cadere il governo".
E comunque in Olanda "non ne parlano tanto, perché ognuno ha i suoi problemi in questo momento". I soliti italiani? "Io non amo le generalizzazioni - replica, in un riferimento anche agli attacchi arrivati nei mesi scorsi dall'Aja durante il negoziato per il Recovery Plan - In ogni caso in questo momento andare alle urne sarebbe irresponsabile, visto l'andamento dei contagi. Vediamo come andrà a finire la crisi, mesi fa avevo già previsto che la persona che aveva fatto nascere questo governo, Matteo Renzi, sarebbe stata la stessa che avrebbe potuto farlo saltare".