"Abbiamo votato due volte contro il Mes, il voto a favore della risoluzione è un errore. Noi voteremo contro". Lo ha detto, a quanto apprende l'Adnkronos, il deputato M5S Alvise Maniero - uno dei parlamentari che hanno firmato la lettera anti-Mes indirizzata ai vertici del Movimento - nel corso del suo intervento all'assemblea del gruppi grillini su Zoom.
Durante la congiunta, la deputata Manuela Corda, tra i firmatari della lettera anti-Mes, ha criticato la gestione del confronto usando parole forti: "Questo è fascismo. Una conduzione che non ci permette di esprimerci. Solo due minuti e mezzo. Apprezzavo Luigi (Di Maio, ndr). Ora volete un mandato e vi volete imporre".
Critico anche il collega Francesco Forciniti, altro firmatario della missiva della discordia: "A Bonafede e Di Maio avete dato mezz'ora senza contraddittorio per fare comizi, senza dato ma esprimendo solo la loro opinione. A noi non ci fate nemmeno parlare. Allora non ve la voto (la risoluzione, ndr)! Ciao".
Mes, Di Maio: "Voto contro risoluzione è contro Conte"
"Meno di un anno fa abbiamo fatto tante riunioni per arrivare a una posizione chiara: no alla riforma del Mes. E siamo riusciti a bloccarla, quando tutti ci dicevano che non si poteva fare. Quella riforma è dannosa a prescindere dall'utilizzo di una linea di credito del Mes, quindi vorrei capire cosa è cambiato a livello politico", le parole del deputato Raphael Raduzzi. "In Veneto di Piave ce n'è uno, altrimenti si chiama Caporetto", ha scandito uno dei firmatari della lettera anti-Mes.
Critiche al ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. Il titolare del Mef, ha detto il deputato Davide Zanichelli, "è stato irrispettoso nei confronti del Movimento, ci ha snobbato. Ho chiesto una riunione e nessuno mi ha risposto". "E' grave che il ministro Gualtieri abbia agito al di fuori del perimetro delineato dal Parlamento e che Crimi abbia parlato a nome del M5S dichiarando che non ostacoleremo la riforma, senza interpellarci", l'affondo del senatore Mattia Crucioli.
Per la senatrice Susy Matrisciano, presidente della Commissione Lavoro di Palazzo Madama bisogna rinviare la ratifica della riforma del Mes. La parlamentare, parlando a nome dei componenti M5S della Commissione Lavoro e degli altri firmatari della lettera anti-Mes, chiede di sapere se "votando questa risoluzione ci impegniamo per il futuro nostro e dei nostri figli".
Non c'è condivisione, serve un metodo di lavoro diverso perché ci saranno continuamente questi problemi di lavoro. E', secondo quanto apprende l'Adnkronos, l'affondo di Stefano Buffagni. Il viceministro dello Sviluppo economico M5S, parlando della riforma del Meccanismo europeo di stabilità, ha rimarcato: "Questi problemi si affrontano per tempo. Sul Mes sapevamo che ci sarebbe stato un problema, serve giocare di anticipo". Buffagni ha esortato i vertici M5S in collegamento - il capo politico Vito Crimi, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e quello degli Esteri Luigi Di Maio - a una maggiore condivisione delle loro scelte.