L'ex deputato: "Sono preoccupato perché ci tengo al Movimento". E sottolinea: "Ci stiamo indebolendo come l'Udeur"
"Ho constatato una realtà. Sono preoccupato perché ci tengo al Movimento, vengo sempre accusato di parlare troppo o troppo poco. Ogni volta che apro bocca ricevo tanti attacchi. Io semplicemente voglio bene al Movimento, credo in un progetto e penso che l'alleanza strutturale con il Pd sia la morte nera". Così Alessandro Di Battista, ai microfoni della trasmissione di La7 'Piazzapulita'.
Andrà a fare campagna elettorale per i ballottaggi a sostegno dei candidati M5S-Pd? "Non lo so. Che ci vada Luigi Di Maio, che si è speso per queste alleanze territoriali, mi sembra più che sacrosanto. Pure lì, quando vedo i risultati del Movimento all'interno di queste coalizioni non penso siano risultati eccezionali", ha detto ancora. "Se oltretutto si sta andando verso una legge elettorale proporzionale, per quale motivo fare interviste ogni giorno su noi e il Pd?", osserva l'ex deputato.
"Ci stiamo indebolendo come l'Udeur"
"Il problema principale del M5S è l'identità, che si può ricostruire solo in maniera collegiale, permettendo agli iscritti, che sono i veri proprietari del M5S, di trovare una linea. Prima definiamo questa agenda politica, poi ragioniamo e, anche in maniera molto machiavellica, troviamo la migliore strategia possibile", ha detto ancora sottolineando: "Non sono uno che vuole tornare all'opposizione. Io vorrei che il M5S governasse sempre".