"Svolto mandato con dignità, vado avanti"
''Siamo sempre fiduciosi nella magistratura. Anche alle precedenti elezioni quando mi sono candidato mi sono poi trovato in una situazione analoga. Parliamo di fatti di vent'anni fa... Sono processi lunghi, bisogna avere le spalle larghe per andare avanti...''. Il senologo Carlo Iannace, candidato della lista 'De Luca Presidente', è finito nella lista degli 'impresentabili' dell'Antimafia per aver violato la cosidetta legge Severino. Consigliere regionale uscente, ha fiducia nell'operato dei giudici e non demorde: ''continuerò a impegnarmi per la campagna elettorale con De Luca -dice all'Adnkronos-. Ho avuto un mandato la volta scorsa, che ho portato avanti con una certa dignità e anche stavolta cercherò di fare il mio meglio''.
''Questo processo dura da molto tempo, sicuramente -insiste Iannace condannato in primo grado nel 2016 per il processo nato dalla cosiddetta inchiesta Welfare- vado avanti. Anche l'altra volta mi sono trovato in questa situazione, non penso che tutto questo possa modificare il giudizio dei cittadini sul mio operato''.
Iannace è finito nel mirino della commissione parlamentare d'inchiesta perché ''dichiarato sospeso a decorrere dal 31 marzo 2016 dalla carica di consigliere regionale, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri datato 5 maggio 2016'' e ''ciò per via della condanna" a lui comminata ''alla pena di anni sei di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici per la durata di anni cinque, in quanto dichiarato colpevole'', precisa l'Antimafia, "dei reati di cui agli articoli 110, 81 capoverso, 476 capoverso, 479, 61 n. 2, 314 del codice penale".