Laureata, perfettamente integrata nel piccolo comune di Pontassieve, in provincia di Firenze, A.F.B. compirà 30 anni solo tra un mese e mezzo ma già è particolarmente attiva nel sociale. La ragazza originaria del Congo balzata agli onori delle cronache per aver aggredito ieri a Firenze il leader della Lega Matteo Salvini ha un profilo tutt’altro che da "violenta", piuttosto proiettato verso gli altri, soprattutto i più piccoli.
La donna all'Adnkronos: "Pentita? Mi dispiace..."
Idonea nella selezione volontari del progetto ‘La scuola, l’ambiente e la comunicazione istituzionale’ del Servizio Civile Universale, a maggio scorso aveva invitato in un post su Facebook i propri contatti a mettere insieme macchine da cucire "da regalare o a basso costo, meglio se nella zona di Firenze" per dar vita a "una piccola Scuola di cucito - come spiega lei stessa nel post - per ragazze madri/ mamme sole di un piccolo quartiere di Kinshasa". Primo a commentarle quel post un ragazzo con la foto modificata con lo slogan "Pontassieve non si Lega". Il solo indizio, nel profilo chiuso della ragazza, che in qualche modo spiega la poca "empatia" con l’ex ministro dell’Interno Salvini.