cerca CERCA
Venerdì 22 Novembre 2024
Aggiornato: 04:27
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Recovery Fund, dialogo Conte-Merkel per un negoziato difficile

Il premier in conferenza stampa a Berlino: "Crisi epocale, serve risposta forte". Merkel: "Non so se basterà un vertice per ok Recovery". Thyssen, Conte consegna a Merkel lettera dei familiari delle vittime

Afp
Afp
13 luglio 2020 | 18.15
LETTURA: 4 minuti

"Ho sempre sottolineato le difficoltà" di un negoziato "molto difficile", ma "ho sempre cercato, in modo ambizioso, di rappresentare il comune obiettivo" per una risposta "solida, forte, coordinata, all'altezza della crisi che stiamo vivendo, una crisi epocale, simmetrica e che ci coinvolge tutti e ci accomuna in questo destino di recessione, molto spinta come testimoniano" i dati al riguardo. Lo ha rimarcato il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Berlino.

"E' essenziale - ha sottolineato - che il Consiglio europeo dica sì subito a uno strumento e faccia in modo che la proposta sul Next generation Eu sia una risposta effettiva adeguata".

"Questo è il tempo della responsabilità e della solidarietà - ha detto Conte - Noi dobbiamo mantenere alto il livello dell'ambizione politica, non dividerci su visioni nazionalistiche perché l'Europa deve offrire soluzioni ai propri cittadini, non illusioni e paure. Quelle le lasciamo ai movimenti nazionalisti".

Merkel: "Non so se basterà un vertice per ok Recovery"

Per il presidente del Consiglio "la proposta Michel è un buon punto di partenza, recepisce il livello di ambizione politica che questa proposta deve contenere. Ci sono criticità che affronteremo a partire da venerdì in Consiglio europeo. Io sono per criteri di spesa chiari, trasparenti, non stiamo chiedendo fondi per un uso arbitrario, sicuramente discrezionale ma non arbitrario, sono due concetti diversi".

"I tempi sono importanti, una risposta adeguata non tempestiva diventa essa stessa inadeguata - ha scandito ancora il premier - Se non riusciamo a chiudere in questo scorcio d'estate che resta, rischiamo di trovarci in grande difficoltà. Non dobbiamo mai dimenticare che non ci confrontiamo solo in una logica di mercato unico, ma sullo scenario globale".

"Se lasciassimo correre questa crisi come si sta manifestando, in poco tempo avremmo distruzione del mercato unico, e questo non conviene a nessuno", ha rimarcato Conte, "in gioco ci sono interessi e valori comuni" perché "la frammentazione del mercato Ue sarebbe una distruzione di valori negativa per tutti".

Inoltre, introdurre condizionalità troppo rigorose nel negoziato per il Recovery Fund "non è interesse di nessuno, nemmeno dei Paesi che non ne beneficeranno perché meno colpiti da pandemia o ben resilienti. Introdurre della condizionalità al fine di compromettere l'effettività del sostegno e l'efficacia di questo programma sarebbe follia".

"Sono criteri di razionalità - ha osservato il presidente del Consiglio rispondendo alla domanda di un cronista - se stiamo elaborando una risposta solida e coordinata ma poi in concreto non praticabile allora vorrebbe dire perdere tempo, illudere i cittadini e lasciare un'Europa meno competitiva. E' una contraddizione intrinseca che nessuno può assecondare nell'interesse di nessuno. E' invece nell'interesse di tutti una pronta risposta per far tornare l'Ue prontamente competitiva".

In conferenza stampa il premier ha ringraziato poi "ancora una volta Angela Merkel perché il dialogo tra Italia e Germania è sempre molto intenso e lo dobbiamo anche al fatto che i nostri Paesi tradizionalmente sono molto legati, le economie sono molto integrate. Ringrazio la cancelliera Merkel e la Germania per l'aiuto che ci è stato offerto, per il sostegno morale e concreto".

"Oggi lo scambio italo-tedesco è molto intenso con filiere molto integrate e uno scambio alla pari - ha aggiunto - Vorrei anche ricordare che la Germania resta il primo Paese al mondo per numero dei turisti in Italia e mi fa piacere che ci sia una ripresa su questo fronte".

"Io oggi chiudo il tour delle visite alle Capitali europee prima del Consiglio europeo. E' un passaggio importante che coincide anche con l'inizio della presidenza tedesca del Consiglio Ue e ho formulato i migliori auguri ad Angela da parte dell'Italia per una presidenza che coincide con un momento storico di estrema importanza, non solo per l'Italia, per la Germania ma per l'Europa intera" ha rimarcato il premier.

A quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi, Conte ha consegnato a Merkel una lettera indirizzatale dai familiari delle vittime del rogo della Thyssenkrupp, che il 6 dicembre 2007 uccise sette operai a Torino, dopo che ai due manager tedeschi condannati per omicidio ed incendio colposo, Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, è stato concesso dalla procura di Essen, in Germania, un regime di semilibertà.

Conte lo scorso 26 giugno aveva promesso ai familiari delle vittime che avrebbe consegnato personalmente la missiva alla cancelliera. I familiari erano intenzionati a recarsi in Germania, per chiedere un incontro con Merkel e con il giudice che ha autorizzato la semilibertà ai due manager tedeschi. Nel corso di un incontro a palazzo Chigi, Conte consigliò loro di scrivere una lettera indirizzata a Merkel, che avrebbe recapitato lui stesso alla cancelliera, cosa che ha fatto oggi.

Sulla vicenda Aspi, in conferenza stampa il premier ha spiegato: "Domani avremo questo Cdm, discuteremo, ci sarà un'informativa e come ho detto" la decisione su Aspi "deve coinvolgere tutto il governo, tutto il governo deve conoscere i dettagli. Io ho già anticipato alcune valutazioni, domani tutti i ministri saranno nelle condizioni di conoscere i dettagli. C'è la necessità di adottare una soluzione ad una vicenda che si trascina da troppo tempo: l'incertezza non giova allo Stato, alla concessione e al concessionario" ha detto Conte.

Fonti italiane fanno sapere che al bilaterale Conte e Merkel "non hanno parlato" del dossier Aspi.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza