Il nodo dello scontro, a quanto apprende l'Adnkronos, sarebbe il concorso per i docenti tra la ministra Azzolina che lo vorrebbe con i quiz e i Dem che puntano a una selezione per titoli vista l'emergenza coronavirus
A quanto apprende l'Adnkronos, resta alta la tensione sul decreto scuola tra il M5S con la ministra Lucia Azzolina da una parte, e il Pd (con Leu) dall'altra. Tanto che la fiducia sul provvedimento, si riferisce da ambienti parlamentari del Senato, potrebbe slittare alla prossima settimana con il rischio di tempi molti stretti: il dl infatti deve passare alla Camera e scade il 4 giugno.
Il punto su cui lo scontro sta andando avanti da giorni è quello dei concorsi dei docenti. La ministra Azzolina vorrebbe tenere la prova a quiz. Le forze sociali e sindacati prima, il Pd e Leu poi si sono detti contrari per via dell'emergenza sanitaria e lo hanno messo nero su bianco con gli emendamenti a prima firma Marcucci-De Petris-Verducci. "Il Pd vuol far saltare il decreto", è l'accusa dei 5 Stelle fortemente irritati per il rallentamento dell'iter. "I pareri al Mef ci sono, ma Misiani non li sta dando...", si spiega. Dal Pd respingono l'accusa al mittente: "Qui nessuno vuol far saltare il decreto. Piuttosto stiamo cercando una mediazione".
Una mediazione che potrebbe passare dall'ok al concorso a crocette che ufficialmente resterebbe, inserendo però la subordinata che, nel caso non si riuscisse a celebrare la prova ("Cosa che è certa viste le disposizioni per il Coronavirus", chiosano dal Pd), allora si andrebbe verso le soluzioni indicate dagli emendamenti, come il concorso per titoli ad esempio. Il problema è che al momento "Azzolina non ha ancora mollato, ma va trovata una sintesi. C'è la fiducia, va bene, ma bisogna vedere su quale testo...", dicono dal Pd. Insomma alta tensione attorno al ministro M5S il cui nome, peraltro, ricorre nelle voci su un possibile rimpasto di governo: la titolare del ministero di viale Trastevere viene annoverata tra i nomi a rischio.