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Baldassarre a Zagrebelsky: "Su regioni Conte viola art. 120 Costituzione"

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02 maggio 2020 | 17.36
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(di Roberta Lanzara) - L'ex presidente della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky "usa toni arroganti per coprire i propri errori": "i Dpcm di Conte che impongono il lockdown in tutto il territorio nazionale non sono autorizzati dal decreto legge numero 6 del 23 febbraio, come sostiene". Antonio Baldassarre, presidente emerito della Consulta, replica all'intervista a Zagrebelsky, pubblicata ieri da Il Fatto Quotidiano, pronunciandosi anche sul fronte regioni: "Si imputa a Conte un errore politico: non differenziare, quando la situazione va differenziata. Sotto il profilo costituzionale, al premier si può imputare la violazione dell'articolo 120 della Costituzione perchè, intervenendo in via sussidiaria, non ha rispettato il principio di 'leale collaborazione'".

Zagrebelsky dichiara che 'Chi dice che la Costituzione è violata non sa di cosa sta parlando'? "Nella nostra materia è sempre consigliabile di non ergersi mai a maestri".

Zagrebelsky citando il decreto legge numero 6 di febbraio afferma che "le misure attuative (i dpcm) sono autorizzate dalla legge e il governo ha fatto uso dell’autorizzazione in quanto autorità competente”. Cosa ne pensa?: "I Dpcm sul lockdown per l'intero territorio nazionale non sono autorizzati da nessuna legge e neppure dal decreto legge numero 6, il quale si riferisce soltanto a interventi in particolari aree locali interessate al Covid - 19. Lo stesso Governo se ne è accorto ed ha infatti sanato con i decreti successivi ed in particolare con quello numero 19 del 25 marzo, che è stato convertito in legge soltanto il 30 aprile. Infatti, il decreto legge numero 6 di febbraio, articolo 1 (poi abrogato il 25 marzo), a cui fa riferimento Zagrebelsky, non contiene l'obbligo di stare a casa, mentre su questa imposizione si sono basati i dpcm successivi a partire dal 10 marzo. Pertanto dal 10 al 25 marzo il relativo potere esercitato da Conte non aveva alcuna base legislativa".

Baldassarre interviene sulla forte tensione Stato Regioni: "Si imputa a Conte un errore politico: non differenziare, quando la situazione va differenziata. Ma c'è anche un profilo giuridico. Nel caso di emergenza sul territorio nazionale, la questione è risolta dal principio costituzionale di sussidiarietà, articolo 120 della Costituzione, come afferma anche Zagrebelsky. Ma a questo principio si deve aggiungere anche quello di 'leale collaborazione', sempre contenuto nell'articolo 120. E dato che la sanità è una competenza esclusiva delle regioni, è chiaro che questa 'leale collaborazione' dovrebbe comportare un confronto sui contenuti, che invece è stato molto limitato".

E sul fronte 'terzo esodo' verso il sud, come salvaguardare la sicurezza sanitaria? "Blocchi ad arrivo e messa in quarantena per chi viene dal nord, con controlli capillari di polizia e carabinieri".

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