"Junior Cally? Uno che incita all’odio e alla violenza contro le donne. Per un anno ho lavorato con Giulia Bongiorno per far approvare il codice rosso. Oggi leggo che la Rai e il più importante festival della canzone italiana, usando denaro pubblico, sdoganano femminicidio e stupro. Non ho parole: mi auguro che questo tizio non metta mai piede sul palco di Sanremo”. Lo afferma il segretario della Lega Matteo Salvini.
Le parole di Salvini si aggiungono a quelle pronunciate da diversi esponenti politici. "Considero vergognoso che partecipi a Sanremo Junior Cally, un rapper per ragazzini/e che ha nel suo repertorio canzoni contenenti frasi violente e che istigano alla violenza di genere. Ritengo che la Rai dovrebbe svolgere un ruolo importantissimo nel contrastare la violenza contro le donne. Ma quanto meno esigo possa evitare di fomentarla dando spazio a questi 'cantanti'. Ho ovviamente segnalato tutto con una comunicazione diretta alla Rai", dice in una nota la senatrice del Movimento 5 Stelle Cinzia Leone, vicepresidente della commissione di inchiesta sul fenomeno del femminicidio.
"Amadeus colleziona figuracce su figuracce. Davvero quest’anno in continuità con le polemiche dello scorso anno, Sanremo è tutto fuorché canzoni. Polemiche su polemiche, scelte inopportune, messaggi sbagliati. Oggi leggo le parole del rapper Cally offensive per le donne. Chi fa la selezione degli artisti secondo quale criterio esclude Iva Zanicchi e inserisce personaggi che fomentano i sentimenti peggiori parlando di omicidio, stupri e furti?", afferma la parlamentare di Fdi, Daniela Santanché.