Il leader della Lega a margine del No tax day a Milano: "Stiamo vivendo un momento drammatico in cui dovrebbero fermarsi tutti". Sulla Valle d'Aosta: "Pronti a liberarla"
"Se vogliamo salvare l’Italia fermiamoci e mettiamoci attorno a un tavolo con un comitato di salvezza nazionale". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine del No tax day a Milano per il quale bisogna formare "un comitato di salvezza nazionale, sospendendo per un tempo breve e necessario attacchi ostilità e polemiche, perché l'Italia viene prima degli interessi di partito". A questa proposta "possono esserci due risposte: sì, e noi ci siamo da lunedì e la Lega è pronta senza rivendicare meriti, oppure no, e ci riproveremo, ma questo è un grido di aiuto", ha spiegato. "Vediamo chi avrà voglia di raccogliere questa proposta umile, fatta dal primo partito di questo Paese momentaneamente all'opposizione. Non parlo solo ai partiti, ma ai rappresentanti delle forze politiche, economiche e sociali", ha aggiunto.
"Stiamo vivendo un momento drammatico in cui dovrebbero fermarsi tutti - ha sottolineato - smetterla di far polemica. Chiediamo di sedersi tutti intorno a un tavolo a riflettere sui rischi che l'Italia sta vivendo". "Non penso sia più il momento della polemica. Faccio un appello a tutti quelli che hanno a cuore il futuro dell'Italia: fermatevi, fermiamoci. Sediamoci attorno a un tavolo, scegliamo alcuni interventi urgenti comuni, ridisegniamo le regole, salviamo il Paese che altrimenti rischia di affondare", ha detto ancora.
"Dobbiamo individuare insieme cinque priorità del Paese, farle in fretta e poi tornare a votare, altrimenti rischiamo il deserto", ha continuato Salvini affermando: "La Lega va oltre l'interesse politico e partitico di parte e si mette in gioco. Noi chiamiamo tutti attorno al tavolo da Leu a Forza Italia e vediamo". "Diamoci cinque priorità: risparmio, infrastrutture, burocrazia, politiche di crescita e tutela della salute. Ci mettiamo attorno a un tavolo, riscriviamo le regole del gioco. In un mese condividiamo le cose su cui siamo d'accordo", ha aggiunto.
"Se ci sono parlamentari, sindaci e consiglieri regionali che nel nome della dignità e della coerenza mollano una comoda poltrona al governo per passare all'opposizione, io do loro il massimo rispetto: non lo fanno per soldi o convenienza personale", ha detto poi Salvini secondo il quale "il sistema elettorale inglese è assolutamente premiante, ma non voglio far morire l'Italia di legge elettorale e siamo disponibili a ragionare su altro". "Facciamo bene e in fretta e poi restituiamo la parola agli italiani", insiste.
"Se rischia di saltare la banca come la Popolare di Bari e i licenziamenti all'Ilva, rischia di saltare un'intera Regione e con lei l'Italia", ha detto ancora Salvini. "Questi fan fallire una banca al giorno e fanno fallire un'impresa al giorno e questo da italiano non l'accetto. Se salta Popolare Bari salta la Puglia e salta l'Italia", ha affermato.