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Ue, alta tensione su Mes: venerdì vertice di maggioranza

A richiederlo con urgenza il M5S. Fonti assicurano all'Adnkronos che sulla ratifica della revisione "nulla è stato deciso" a Palazzo Chigi. Salvini: "Conte dica la verità". Il 27 novembre Gualtieri riferirà in commissione al Senato

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19 novembre 2019 | 14.52
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A quanto apprende l'Adnkronos, si terrà venerdì alle 8.30, a Palazzo Chigi, il vertice di maggioranza sul Mes, il meccanismo europeo di stabilità, con il premier Giuseppe Conte e il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. Il 27 novembre, dunque mercoledì della settimana successiva, il responsabile di via XX Settembre riferirà in commissione al Senato. Le stesse fonti assicurano all'Adnkronos che sulla ratifica della revisione del Mes "nulla è stato deciso" a Palazzo Chigi, dunque "non è stata ancora definita" la linea che il governo italiano terrà in sede europea. Per la riforma del Mes - il cosiddetto Fondo salva-Stati che nelle ultime 24 ore ha portato l'opposizione sulle barricate e il M5S a chiedere con urgenza un vertice della maggioranza - serve un via libera unanime al Consiglio Ue di dicembre.

"Chiediamo al Capo Politico di far convocare un vertice di maggioranza, perché sul Mes noi non siamo d'accordo - avevano sottolineato in una nota i deputati M5S della Commissione Finanze - Il Parlamento aveva dato un preciso mandato al Presidente del Consiglio Conte. La discussione sul Mes deve essere trasparente, il Parlamento non può essere tenuto all'oscuro dei progressi nella trattativa e non è accettabile alcuna riforma peggiorativa del Mes, ad esempio prevedendo che l'aiuto sia condizionato al ricatto di riforme strutturali che di fatto porterebbero ad un commissariamento degli Stati in difficoltà. Oggi è chiaro, invece, che la riforma del Mes sta andando proprio nella direzione che il Parlamento voleva scongiurare. Chiediamo al Capo Politico di far convocare un vertice di maggioranza, perché sul Mes noi non siamo d'accordo".

Cos'è il Mes

"Il Mes, ovvero il famoso Fondo salva-Stati, deve essere uno strumento utile agli Stati dell'Unione europea, non certo un meccanismo che crea sperequazioni o che funge da pretesto per commissariare di fatto Paesi con un alto debito pubblico. Il Parlamento italiano si è già espresso sulla necessità di essere puntualmente informato su ogni passaggio della trattativa che si sta sviluppando sulla riforma del Mes - hanno scritto in una nota Emiliano Fenu, capogruppo M5S in Commissione Finanze, Laura Bottici ed Elio Lannutti, componenti grillini della medesima Commissione - La piega che sta prendendo la suddetta riforma non può che far riflettere: per questo motivo pretendiamo, come già chiaramente espresso in passato, che il Parlamento sia informato tempestivamente dal Governo. Come Commissione abbiamo chiesto di sentire in audizione il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, che si è mostrato disponibile e verrà a riferire mercoledì prossimo".

SALVINI - "Conte subito in Parlamento a dire la verità, il sì alla modifica del Mes sarebbe la rovina per milioni di italiani e la fine della sovranità nazionale" ha scritto su Facebook Matteo Salvini. "Dal Fondo salva-Stati diventa un fondo Ammazza Stati - ha detto il leader della Lega in serata a 'Fuori dal coro' su Rete4 - Massacrerebbe i risparmi degli italiani e per questo abbiamo chiesto a Conte se i risparmi degli italiani sono a rischio".

Amendola: "Su Mes si negozia da mesi, chi stava in Cdm dovrebbe saperlo"

MELONI - "Il Fondo salva-Stati è una fregatura" ha affermato Giorgia Meloni a 'Fuori dal coro' su Rete4 annunciando le ''barricate in Parlamento perché questa fregatura agli italiani non la vogliamo rifilare''. "L'Italia - ha spiegato - non può accedere al fondo salva Stati, perché per accedervi bisogna essere in regola con i parametri europei e l'Italia non è in regola. Si può accedere lo stesso ma in quel caso si viene commissariati, come è accaduto alla Grecia".

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