Dopo gli attacchi dei senatori pentastellati Lezzi e Paragone. La replica del capogruppo M5S al Campidoglio: "Ministro abbocca a verità distorta dei media"
"Le mie parole di ieri su Roma e i suoi problemi erano molto chiare e non erano un attacco a Virginia Raggi. Pochi possono dire di averla sostenuta quanto me anche quando era più difficile di oggi e tutti tacevano". Lo afferma in una nota il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, rispondendo alle critiche dei senatori pentastellati Lezzi e Paragone sulle sue affermazioni di ieri a "Omnibus", su La7.
A stretto giro, ecco arrivare la replica: ''Noi - in un post su Facebook il capogruppo capitolino del M5S Giuliano Pacetti - non siamo abituati ai giochini della vecchia politica né condividiamo il pensiero di chi li usa. E gli attacchi interni gratuiti, quelli di chi parla senza sapere cosa vuol dire amministrare Roma, si qualificano per quello che sono: dichiarazioni superficiali che raggiungono un livello ancora più basso delle semplificazioni e delle mistificazioni che sono proprie di Salvini o il “deraggizzare” Roma urlato dai rappresentanti del PD''.
''Raccontiamo piuttosto che la Sindaca Virginia Raggi è sotto scorta perché sta combattendo il malaffare. Spieghiamo che, per il bene dei romani e per la città, il gruppo di maggioranza lavora giorno e notte. Diciamo che il governo per Roma può sicuramente fare di più. E magari limitiamoci a questo. Se un Ministro del M5s si permette di parlare della nostra amministrazione come ha fatto Spadafora, spiace dirlo ma vuol dire che ha abboccato alla verità distorta che i media e gli altri partiti hanno sapientemente costruito. Fa il loro gioco. Noi invece continuiamo a non giocare, lavoriamo sodo''.