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Conte: "Fare squadra, chi non la pensa così è fuori"

Il premier: "Stare sereni tutti per un obiettivo comune". Verso vertice di maggioranza lunedì

Foto Adnkronos
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19 ottobre 2019 | 19.01
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"Vorrei ricordare che la manovra è stata approvata, salvo intese tecniche, ci sono dettagli su cui possiamo soffermarci. Valutata e approvata da ministri, anche M5S, e comunicata a Bruxelles. Non c’è da approvare una manovra". Così Giuseppe Conte, rispondendo a chi gli chiede del vertice di maggioranza sulla manovra chiesto dal M5S. Quindi non deve tenersi un nuovo Cdm per approvare la manovra.

"Dobbiamo fare squadra, chi non la pensa così è fuori da governo", aggiunge il premier rispondendo alle domande dei cronisti all’Eurochocolate di Perugia. "Il piano antievasione non può essere né smantellato ne toccato. Ho iniziato con un M5S che gridava 'onestà onestà' e tutte le forze politiche non possono e non devono in alcun modo tirarsi indietro", afferma ancora. Quanto alla manifestazione del centrodestra a San Giovanni dice che "è legittimo per chi sta all'opposizione organizzare "manifestazioni di piazza come questa di oggi''. La kermesse di oggi, assicura, ''non mi spaventa, non mi preoccupa'', fa parte del ''gioco democratico''.

L'Umbria si appresta ad andare al voto. L'accordo siglato da M5S e Pd è un "esperimento molto importante, io stesso ci credo molto, ma non può essere un test per il governo". A chi gli domanda se abbia fatto un tour elettorale, il premier risponde secco: "Nessun tour elettorale da parte mia, non dica stupidaggini".

"Devono stare sereni tutti... Dobbiamo tutti lavorare insieme e fare squadra per raggiungere l'obiettivo comune. Dobbiamo essere tutti concentrati e determinati. Il Paese ci chiede di lavorare insieme''. Ospite della trasmissione di Gramellini 'Le parole della settimana', su Rai 3, il premier Giuseppe Conte, chiude definitivamente il caso su Matteo Renzi, dopo aver detto ''fuori dal governo chi non fa squadra''.

In merito a un vertice di maggioranza lunedì, annuncia ospite di 'Le parole della settimana' su Rai3, che "ragionevolmente ci ritroveremo per confrontarci con le forze politiche perché abbiamo approvato la manovra salvo intese e quindi è bene che ci sia un momento di confronto per definire gli ultimi dettagli e per verificare le ultime posizioni e le varie posizioni delle forze politiche su questi dettagli che abbiamo lasciato".

Sul carcere ai grandi evasori, ha detto il premier ospite di 'Le parole della settimana' su Rai3, ''sono determinato, non indietreggio di un millimetro. Ora discutiamo solo sullo strumento normativo, è nel programma di governo''. Tornando sulla manifestazione del centrodestra ha detto che "anche l'opposizione può dare un contributo, uno stimolo critico per fare meglio''.

E a chi gli chiede, sempre su Rai3, se vede più arroganza e prepotenza in Salvini o Renzi, il premier risponde: "Salvini l'ho conosciuto in 15 mesi di governo, io Renzi non lo conosco bene, l'ho incontrato una sola volta prima che diventassi premier. Vedo l'arroganza e la prepotenza più pericolose in Matteo Salvini dal punto di vista culturale e subculturale...''. Smentisce, infine, l'intenzione di candidarsi in Parlamento o come leader di coalizione. 'Adesso sono concentrato sull'azione di governo, non ci penso proprio al dopo Conte, non me lo pongo... Penso al futuro del Paese e a quello bisogna pensarci ogni giorno".

Con una battuta commenta la proposta di Beppe Grillo di togliere il voto agli anziani. "Devo prima verificare l'orientamento di voto di mia madre. Se appoggia questo governo, resta il voto agli anziani...''.

"Abbiamo contenuto la pressione fiscale rispetto al prospettato aumento, abbiamo continuato nell'opera di abbassamento della pressione fiscale". Quest'anno, ricorda, "interveniamo tagliando il cuneo fiscale per i lavoratori" e "continueremo sempre così". "Abbiamo un piano anti-evasione molto importante" che, spiega Conte, permette "di recuperare risorse finanziarie e di destinarle a tutti i cittadini: continueremo ad intervenire sulle partite iva anche sopra i 65 mila euro e riformeremo più ampiamente l'Irpef, questo è il nostro obiettivo".

Accetta confronto tv con Salvini? "Ora sono molto preso, perché l'attività di governo è davvero molto impegnativa, ci sono molte scadenze, mentre lui ha molto più tempo libero, ma quando avrò un attimo di fiato per respirare il confronto sarà utile, non mi sottraggo mai. Sarà l'occasione per guardarlo in faccia e invitarlo a ripetere tutte quelle fesserie e le falsità che sta dicendo".

E' vero che lei e Trump vi trovare simpatici, avete una sintonia? "Sì, abbiamo una certa franchezza nel comunicare'', replica il premier Giuseppe Conte, ospite su Rai3. ''Il fatto di aver difeso degli imprenditori da avvocato -assicura Conte- mi ha aiutato molto, capisco la logica del businessman''. Il presidente Usa veste i panni di sceriffo cattivo? ''Lui ha le idee molto chiare, persegue i suoi obiettivi e parla molto direttamente", taglia corto Conte. E quando gli chiedono se la madre ha iniziato a chiamarlo Giuseppi alla Trump risponde: ''Mia madre ha continuato a chiamarmi Beppe...''. E accetta poi di scherzare sul dettaglio del suo fazzolettino bianco da taschino. Pochette a tre punte? ''Stasera vi deludo, mia pochette non ha le punte... Si può fare a due, tre, a quattro punte...".

Rivela anche qualche particolare del Conte privato. Ammette che a scuola era un 'secchione' e non apriva mai i libri di matematica, come gli fa notare il conduttore Gramellini: ''E' vero, la matematica mi piaceva, andavo bene, è una materia che ho studiato senza aprire i libri, facendo subito i compiti a casa, ero molto attento in classe, la facevo subito. Sì, ero un secchione, ho sempre studiato molto''.

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