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"Rifarei tutto quello che ho fatto", Salvini tira dritto

Dai banchi della Lega il vicepremier risponde al discorso del presidente del Consiglio

Matteo Salvini in Senato (AFP)
Matteo Salvini in Senato (AFP)
20 agosto 2019 | 16.11
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''Finalmente... rifarei tutto quello che ho fatto''. E "mi dispiace che lei mi ha dovuto mal sopportare per un anno, l'ho scoperto oggi". Così Matteo Salvini parlando al Senato dopo il discorso del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. "La critica più surreale è che non si fanno le crisi d'agosto. I parlamentari lavorano d'agosto come tutti gli altri italiani" ha detto il vicepremier a Palazzo Madama, 'traslocato' dai banchi del governo a quelli della Lega.

"La libertà consiste nel non avere nessun padrone e io non voglio l'Italia schiava di nessuno" ha aggiunto, citando Cicerone. "Sono un uomo libero, chi ha paura del giudizio del popolo italiano non è un uomo o una donna libero. In quest'aula ci sono donne e uomini liberi e uomini e donne meno liberi. Chi ha paura del giudizio degli italiani non è libero. E' il sale della democrazia. Ho la grande forza di essere un uomo libero''.

IL VOTO - "Per non votare a ottobre ci sono parlamentari che appoggerebbero pure il governo della Fata Turchina" ha detto ancora il ministro dell'Interno a palazzo Madama, sfidando il M5S a fare un governo con il Pd di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi. ''Vediamo se ci sarà la voglia e la forza di andare al voto. Io sono un uomo libero, non ho paura del giudizio degli italiani".

IL CUORE DI MARIA - E ancora: "Lei fa un torto agli italiani e ai cattolici italiani quando pensa che votino in base al rosario. Non me ne vergogno ma ne sono l'ultimo e umile testimone" ha detto Salvini. "Non abbiamo la paura di mollare le nostre poltrone". 'Facci vedere le stimmate!' gridano dai banchi di Leu e Pd quando il vicepremier cita nel suo discorso il cuore immacolato di Maria. "Omina vincit amor" ha detto Salvini in Senato, citando Virgilio, dopo aver promesso di "non coltivare rabbia e rancore".

TAGLIO PARLAMENTARI - "O c'è già accordo di potere e di spartizione fra M5S e Pd: lecito, ditelo e spiegatelo agli italiani. E' irrispettoso della volontà del popolo italiano. Se non è così - ha detto ancora il ministro dell'Interno - e c'è voglia di costruire e terminare un percorso virtuoso, taglio parlamentari: la via maestra è quella delle elezioni. Se volete, ci stiamo, non abbiamo paura di andare avanti. Tagliamo i parlamentari e restituiamo la parola agli italiani".

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