Il vicepremier: "Lega non voterà mai stop, basta rimandare"
Matteo Salvini tira dritto sulla Tav. ''Nessun vertice di governo oggi, io vado a Milano. Ne riparliamo lunedì'', ha tagliato corto il ministro dell'Interno stamane riferendosi al nodo alta velocità che divide il governo, aggiungendo: ''Io sono per fare non per disfare''. E sulle dichiarazioni del vicepremier Di Maio: ''E' un uomo, oggi parlo solo di donne''.
"Sono contento di quello che il governo ha fatto in questi nove mesi, tante cose rimangono da fare - ha quindi ammesso il vicepresidente del Consiglio, ospite di Rtl -. Però la Lega sicuramente non voterà mai nessun provvedimento al governo e in Parlamento per bloccare un'opera pubblica importante. E' una discussione, ci sta, io non ho altre ambizioni che quella di continuare a fare il ministro dell'Interno, però bisogna scegliere, non si può sempre rimandare". Quindi aggiunge: "Lunedì devono partire quattro bandi per i lavori in territorio francese per rimuovere la macchina che era ferma, a me interessa quello".
"Quest'Alta velocità la vuole la maggioranza degli italiani - sottolinea Salvini -. Abbiamo speso dei soldi degli italiani per scavare un pezzo di tunnel, rimarrò convinto finché campo che i soldi che ci rimangono è meglio spenderli per finire questo tunnel piuttosto che spenderli per riempire il buco che abbiamo fatto. Nel contratto di governo c'è la revisione dell'opera, che ci sta, che è giusta. Rivedere un'opera è importante, intelligente, tutto è migliorabile, però fermarla no, conto che il buon senso prevalga".
Aspettare le elezioni europee per prendere decisioni definitive sulla Tav "non è che cambi molto" sottolinea il vicepremier "perché il tunnel è lì l'8 marzo e sarà lì anche l'8 giugno. Se qualcuno vuole dire no, non si fa, ce lo dica, punto. Io non sono e non sarò mai d'accordo, siccome la Lega è una delle due componenti di governo, scelgano gli ascoltatori".
Poi, commentando le affermazioni nei suoi riguardi dell'altro vicepremier, Luigi Di Maio, durante la riunione di ieri sera con i Gruppi parlamentari M5S, osserva: "Sono coerente. Luigi parlava ai suoi, quindi non mi formalizzo per i temi o per la forma, vado alla sostanza, vado al concreto, mi interessa il risultato finale. Ho sempre lavorato in questi mesi per riavvicinare posizioni a volte distanti, non mi scandalizzo per questa o quella dichiarazione".
Quanto alla tenuta dell'esecutivo, Salvini non ha dubbi: "Questo è il governo e per quello che mi riguarda questo è il governo che andrà avanti" assicura il vicepresidente del Consiglio, commentando la disponibilità a sostenere un governo da lui presieduto manifestata da Silvio Berlusconi. Lo "ringrazio per la stima, ma mi piace fare quello che sto facendo e quindi non ho ambizioni personali e comunque la parola data viene prima di qualunque sondaggio e di qualunque ambizione personale. Non sento sirene e lusinghe che mi dicono fai qui fai di là".
Intanto, il M5S - attraverso i suoi portavoce piemontesi alla Camera dei deputati - risponde al collega di governo appellandosi alla responsabilità: "E' evidente che per ridiscutere integralmente l'opera, come da contratto di governo, i bandi per il Tav Torino-Lione vadano sospesi. Pensare che si dia il via libera e poi l'opera si ridiscuta è una presa in giro per gli italiani, che peraltro vogliono che i loro soldi siano spesi per potenziare le tratte ferroviarie esistenti e mettere in sicurezza strade, scuole e ospedali. Salvini sta minacciando di far cadere il governo per far partire un'opera ancora non iniziata e già vecchia e inutile, mettendo a rischio il frutto di dieci mesi di lavoro: Reddito di cittadinanza, Quota 100, rimborsi ai truffati dalle banche e tante altre misure importanti per far ripartire il Paese. Non vogliamo credere che sia così irresponsabile!", dichiarano Lucia Azzolina, Luca Carabetta, Jessica Costanzo, Fabiana Dadone, Celeste D'Arrando, Paolo Romano e Davide Serritella.
"Il presidente Conte, che ricordiamo sta operando per l'esclusivo interesse di tutti i cittadini, è stato chiaro: i dubbi sul progetto del Tav Torino-Lione sono tanti e presto li rappresenteremo alla Francia e all'Europa. Sono quelli che da sempre esprime il MoVimento 5 Stelle, che l'analisi costi-benefici ha confermato e che ora attraverso il governo rappresenteremo alle altre parti coinvolte, con il solo obiettivo di continuare a fare gli interessi dei cittadini. I punti critici di quest'opera sono troppi, a partire dalla squilibrata ripartizione delle risorse" proseguono le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle. "E poi - concludono -, chi ha interesse a realizzare un'opera che certamente nascerà obsoleta e sovradimensionata rispetto all'effettivo traffico di merci e persone del 2030 e oltre? I soldi che serviranno a quest'opera inutile li possiamo e dobbiamo utilizzare per potenziare il trasporto pubblico locale, per i pendolari e per migliorare la qualità della vitta degli italiani. Noi siamo per le grandi opere utili a tutti, non per quelle utili solo a pochi!".
Oltralpe, la Francia resta "convinta dell'importanza" della linea ad alta velocità Torino-Lione. A ribadirlo, in un comunicato diffuso ieri a tarda sera, la ministra dei Trasporti francese Elisabeth Borne, sottolineando che Parigi "riafferma il suo rispetto per gli impegni presi ed i tempi di realizzazione". La Francia, ha sottolineato Borne, "ha sempre rispettato il desiderio del governo italiano di condurre una riflessione" sul progetto ed "è naturalmente aperta ad una discussione con i partner".
"Il governo - si legge ancora nella nota - ha preso nota delle dichiarazioni del governo italiano sul progetto Torino-Lione. La Francia resta convinta dell'importanza di questo progetto per gli scambi tra i nostri due Paesi e per l'Europa". "Sostenuto da vari decenni dalla Francia e l'Italia, il progetto Torino-Lione è oggetto di un trattato bilaterale ratificato nel 2017 - ricorda Borne - e beneficia di finanziamenti europei di circa il 40% per la realizzazione del tunnel transfrontaliero".
Parigi "durante questa fase di discussione, è favorevole al lancio dei bandi necessari al proseguimento dei cantieri" della Tav, "in occasione del prossimo consiglio d'amministrazione di Telt" lunedì prossimo ha ribadito la ministra dei Trasporti francese. Quanto alla posizione espressa dal premier Giuseppe Conte, Borne ha sottolineato come questo "permetterà i tempi di riflessione auspicati dall'Italia, preservando allo stesso tempo i finanziamenti europei".