Il M5S, a quanto apprende l'AdnKronos, sta seriamente valutando un cambio di rotta sulla linea da tenere nella Giunta per le immunità del Senato, chiamata a pronunciarsi sull'operato del vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini sul caso Diciotti . I vertici grillini, dopo aver sposato la linea dell'autodenuncia perché la decisione sui migranti a bordo della nave a fine agosto era una scelta collegiale dell'intero esecutivo, stanno vagliando la possibilità di votare a favore di Salvini, evitandogli il processo.
Si terrà in serata, a quanto si apprende, un incontro tra il vicepremier e ministro Luigi Di Maio e i membri M5S della Giunta per parlare del voto dei 5 Stelle sull'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno.
Una decisione difficile, che va contro la storia del Movimento, ma che di fatto ha preso piede soprattutto dopo la lettera che Salvini ha affidato al 'Corriere delle sera', per difendere il suo operato e chiedere che "il processo non sia fatto". Un'iniziativa di cui lo stesso Di Maio non era a conoscenza. Che qualcosa si stia muovendo, lo conferma un deputato di peso come Emilio Carelli: "Non so se voteremo sì o no, perché le cose son cambiate in queste ultime ore". Ma ora, nelle file grilline, c'è la consapevolezza che intestarsi la linea dei porti chiusi, 'autodenunciandosi' come governo nel suo insieme, non regge con il voto a favore dell'autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini: "Vorrebbe dire tenere un atteggiamento bipolare", sintetizza un'autorevole fonte.
In ogni caso, il Movimento sa bene che lo snodo è cruciale. Da una parte la necessità di salvaguardare il governo, dall'altra l'esigenza di non tradire i valori fondanti, che non sono stati scalfiti nemmeno quando si è trattato di mandare a processo esponenti grillini come Michele Giarrusso e Paola Taverna. I membri 5 stelle della Giunta intanto restano cauti e non si espongono. Qualcuno si lascia sfuggire a mezza bocca un'idea che ricorda il primo M5S: ma perché non facciamo una votazione on line?