"Nessuna polemica, con il Movimento 5 Stelle stiamo lavorando bene". E' quanto sottolinea in una nota il vicepremier Matteo Salvini, all'indomani del confronto tra i partner di governo sul reddito di cittadinanza. "Il nostro governo ha un'altissima popolarità e in 5 mesi abbiamo fatto più di chiunque altro - rimarca il ministro dell'Interno - Sono molto soddisfatto per le leggi fatte e per quelle in cantiere. Legittima difesa, reddito di reinserimento al lavoro, stop sbarchi, riforma della Fornero. Andiamo avanti uniti per il cambiamento del paese", conclude Salvini. "Andiamo avanti", gli fa eco via social il vicepremier Luigi Di Maio, "c'è un contratto di governo firmato e da realizzare". Dunque nessuna polemica in corso, assicurano gli alleati di governo.
Tuttavia ieri i dubbi sul reddito di cittadinanza sollevati dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti - secondo cui la misura "ha complicazioni attuative non indifferenti" - avevano scatenato la dura reazione del premier Conte nonché del vicepremier Di Maio, secondo cui invece le risorse per il provvedimento sono disponibili e quindi il reddito di cittadinanza andrà a buon fine. A rendere ancora più tesi i rapporti tra M5S e Lega è stato anche lo stop del Carroccio alla norma sulla trasparenza delle donazioni ai partiti e alle fondazioni contenuta nel ddl Anticorruzione. Una "norma controproducente che di fatto rende impossibile il finanziamento lecito", secondo il capogruppo della Lega in Commissione Affari Costituzionali, Igor Iezzi, su cui però i grillini non intendono arretrare di un passo.