L'immunologa: "L'aumento dimostra che le scuole chiuse non proteggono i ragazzi"
"In Israele si sta verificando un fenomeno preoccupante: aumentano notevolmente i casi di Covid-19 tra bambini e adolescenti, con un picco tra i 6 e i 9 anni. Nonostante il Paese stia procedendo celermente nella campagna di vaccinazione, con circa l'80% della popolazione sopra i 60 anni già vaccinata, il numero di infezioni nei più giovani è cresciuto in modo così preoccupante da allarmare l'Associazione dei pediatri". Lo scrive su Facebook l'immunologa dell'università di Padova Antonella Viola. "Tra le spiegazioni che stanno circolando - spiega - c'è quella della diffusione sul territorio della nuova variante inglese che, essendo più trasmissibile, potrebbe colpire di più anche i bambini che, finora, erano stati invece risparmiati".
"In realtà - precisa l'esperta - non ci sono dati che ci facciano pensare che i bambini siano più suscettibili a questa variante e quindi per il momento questa è solo un'ipotesi come tante. E' interessante notare, però, che questo forte aumento del contagio tra i giovanissimi sta avvenendo a scuole chiuse, ancora una volta a dimostrare che non è chiudendo le scuole che proteggiamo la salute dei nostri ragazzi".