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Attacco a Vienna, morti e feriti. Governo: "Terrorismo"

L'assalto in sei punti della città. Il ministro: "Scuole chiuse, tenete i figli a casa"

(Afp)
(Afp)
03 novembre 2020 | 01.57
LETTURA: 7 minuti

Vienna sotto attacco. "Diversi sospetti armati di fucili" hanno sparato "in sei diversi punti" della capitale austriaca, come riferisce la polizia nel tentativo di ricostruire la sequenza dei fatti, iniziati lunedì sera. Il capo della polizia della città Gerhard Pürstl nel fare nella notte un primo bilancio delle vittime ha parlato di due morti, uno degli attentatori e un civile, mentre tra i quindici feriti c'è anche un agente di polizia, che è stato sottoposto a un'operazione chirurgica.

Il primo attacco è avvenuto vicino alla sinagoga a Schwedenplatz di Vienna e ad alcuni uffici della comunità ebraica, secondo i media austriaci. L'assalto sarebbe stato opera di diversi attentatori, uno dei quali con una cintura esplosiva è stato ucciso. "Erano le 20 e sono stati segnalati colpi d'arma da fuoco - ha detto il ministro dell'Interno austriaco Karl Nehammer, parlando dei primi momenti dell'attacco -. Macchine della polizia si sono recate sul posto. Poi contemporaneamente in altri punti della città ci sono stati altri attacchi, non si è ancora capito come è avvenuto il tutto". Se la sinagoga fosse stata effettivamente uno dei bersagli scelti dell'attacco a Vienna, si tratterebbe del terzo attentato in poco più di 40 anni. Nell'aprile 1979 un chilogrammo di esplosivo al plastico deflagrò nel cortile della sinagoga viennese e l'attentato venne rivendicato da un gruppo terroristico palestinese. Nell'agosto 1981, ancora il terrorismo palestinese colpì la sinagoga di Seitenstett, uccidendo due persone e ferendone gravemente 21.

Non è stata confermata, invece, dalla polizia la notizia circolata in un primo momento della presenza di ostaggi in un ristorante giapponese di Mariahilfer Strasse. Per le strade della città si sono viste scene da guerra. Come riportano i media austriaci, la polizia ha fatto sdraiare per terra i passanti per perquisirli. L'unità speciale Cobra ha allertato tutte le forze disponibili da Wiener Neustadt, Graz e Linz.

"ALMENO UN TERRORISTA IN FUGA" - Gli attentatori responsabili dell'attacco a Vienna "sono pericolosi e hanno armi pesanti" ha detto il ministro dell'Interno austriaco Karl Nehammer, ribadendo l'invito a restare a casa. "La situazione è molto difficile, dobbiamo essere uniti" ha aggiunto nel corso di una conferenza stampa notturna, spiegando che "le scuole sarebbero state chiuse" e chiedendo ai genitori di non far uscire i propri figli. Ci sarebbe, infatti, almeno un altro "terrorista in fuga". Uno pesantemente armato, equipaggiato con un fucile d'assalto automatico, aggiunge, è stato eliminato. "Se non avete motivi professionali seri o motivi seri di altro genere" non uscite, evitate il centro cittadino e "tenete i bambini a casa". "Questo è il giorno più difficile a cui assiste l'Austria da molti anni" ha detto, sottolineando come "chi attacca uno di noi, attacca tutti noi". "Ci sono blocchi nel cuore di Vienna e faremo controlli ai confini dell'Austria. Abbiamo un pericolo davanti a noi e dobbiamo cercare di difenderci". Nehammer ha spiegato che ora le priorità sono due: cercare di fare in modo che le persone "possano a un certo punto lasciare i luoghi dove si sono rifugiate" e rintracciare l'altro attentatore. "Sappiamo che uno dei terroristi è stato ucciso ma non possiamo dire nulla di più, non possiamo ancora prevedere nulla"."Alle 6 del mattino daremo informazioni sugli sviluppi" ha concluso.

Prima che parlasse in conferenza stampa, l'emittente Orf ha riferito che alcune persone, rimaste intrappolate per ore in bar e ristoranti, hanno potuto far ritorno a casa, mentre altri hanno soggiornato gratis in alberghi vicini.

ATTENTATORE UCCISO CON CINTURA ESPLOSIVA - L'attentatore, ucciso dalla polizia, avrebbe avuto una cintura esplosiva e una borsa carica di munizioni. Lo ha riferito un membro dell'unità di crisi, secondo quanto riporta il giornalista dell'emittente Orf, Patrick Budgen. L'attacco terroristico di Vienna, scrivono sul web gruppi jihadisti, secondo quanto riporta Site, fa parte del "conto" per la partecipazione austriaca alla coalizione anti Isis, guidata dagli Usa.

QUINDICI FERITI NEGLI OSPEDALI DI VIENNA - Le 15 persone rimaste ferite nell'attacco terroristico di Vienna sono state portate in sei ospedali della capitale austriaca e alcune di loro sono state sottoposte a intervento chirurgico. Lo ha riferito il direttore medico dell'Associazione sanitaria di Vienna, Michael Binder. Anche le misure di sicurezza negli ospedali sono state intensificate, come ha affermato il direttore dell'ospedale: "Sono ben protetti".

LE TESTIMONIANZE - "Hanno sparato almeno 50 colpi d'arma da fuoco" nell'attacco vicino alla sinagoga, ha raccontato un testimone alla televisione austriaca, mentre un altro ha detto di aver visto "correre una persona con un'arma automatica che sparava all'impazzata". Gli assalitori di Vienna hanno colpito a caso alcune persone che si trovavano nel giardino di un bar, ha riferito al Kurier il rabbino Schlomo Hofmeister, che vive sopra al luogo di preghiera della città. Secondo la sua testimonianza, "l'autore si è mosso in direzione di Hoher Markt e della chiesa di San Ruperto" e avrebbe sparato alle persone che erano sedute nel giardino di un pub in Judengasse e Seitenstettengasse, "senza mirare alla sinagoga".

L'APPELLO AI CITTADINI, "RESTATE A CASA" - "La Wiener Linien non si ferma più nel primo distretto. Resta al sicuro, lascia immediatamente i luoghi pubblici", ha twittato la polizia di Vienna, chiedendo di restare a casa. Anche il sindaco di Vienna Michael Ludwig in una serie di tweet ha invitato i cittadini a "non uscire" e a "mantenere la calma". Ludwig si è detto "profondamente sbigottito" dalle notizie dell'attacco, avvenuto nel centro cittadino, e ha parlato di "immagini scioccanti".

CONTE - "Ferma condanna dell'attentato che ha colpito la città di Vienna" twitta il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Non c’è spazio per l'odio e la violenza nella nostra casa comune europea. Vicinanza al popolo austriaco, ai familiari delle vittime e ai feriti".


MACRON - "Dopo la Francia, viene attaccato un Paese amico. E' la nostra Europa. I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Noi non ci arrenderemo" twitta il presidente francese Emmanuel Macron, aggiungendo che "noi francesi condividiamo lo choc e il dolore del popolo austriaco colpito da un attentato nel cuore della sua capitale, Vienna".

Secondo quanto riferisce Bfmtv, citando proprie fonti, Macron avrebbe anche chiamato in merito all'attacco il cancelliere austriaco Sebastian Kurz.

KURZ - "E' stato sicuramente un attacco terroristico" ha detto il cancelliere austriaco Sebastian Kurz in un'intervista televisiva, parlando di "almeno 15 feriti". Gli attentatori di Vienna erano "ben armati" e "l'attacco è stato preparato in modo molto professionale" ha aggiunto, sottolineando che ci sono diversi attentatori ancora in fuga e che il pericolo non è stato ancora completamente scongiurato. Sulle motivazioni dell'attacco Kurz ha spiegato che al momento non ci sono indicazioni, ma, vista la vicinanza della scena del crimine alla sinagoga principale di Vienna, non si può escludere un contesto antisemita.

Il cancelliere austriaco, poco prima, su Twitter, aveva ringraziato i "leader Ue per la solidarietà". "L'intero Paese - scriveva ancora Kurz in un altro tweet - rivolge un pensiero alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie, alle quali esprimo le mie più sentite condoglianze". "Non ci lasceremo mai intimidire dal terrorismo e combatteremo questi attacchi con decisione con tutti i mezzi". Kurz conferma inoltre che la polizia ha "eliminato" uno degli assalitori. "Stiamo attraversando tempi difficili nella nostra Repubblica. Vorrei ringraziare tutti i servizi di emergenza che rischiano la vita, soprattutto oggi per la nostra sicurezza. La nostra polizia intraprenderà un'azione decisiva contro gli autori di questo orribile attacco terroristico".

L'ARCIVESCOVO DI VIENNA - "Qualunque sia lo sfondo dell'attacco odierno, deve essere chiaro che non c'è giustificazione per la violenza cieca" ha detto l'arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schönborn, che ha chiesto di pregare per le vittime dell'attentato e i servizi di emergenza. "In queste drammatiche ore - twitta l'arcivescovo - prego con tanti altri che seguono i tragici eventi nel cuore della nostra città attraverso i media per le vittime, i servizi di emergenza e che non ci siano ulteriori spargimenti di sangue".

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