In percentuale l'aumento maggiore nella fascia 25-44 anni. Più colpiti gli ispanici
Il contagio da Covid non accenna a frenare negli Usa. Gli Stati Uniti hanno avuto 300mila morti in più da gennaio. E' quanto si legge in un rapporto dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) che analizza i dati della mortalità dal 26 gennaio al 3 ottobre in relazione ai modelli di previsione del numero di decessi. Il rapporto sottolinea che, dal punto di vista percentuale, il maggior numero di morti in eccesso è nella fascia 25-44 anni e fra gli ispanici.
"Si stima che 299.028 persone in più del previsto siano morte dal 26 gennaio, approssimativamente due terzi di questi decessi sono attribuiti al Covid-19", si legge nel documento, citato dalla Cnn.
"Malgrado il maggior numero di morti in eccesso sia avvenuta fra i più anziani, gli adulti di età fra i 25 e i 44 hanno sperimentato il maggior aumento in percentuale", nota il rapporto. Per quanto riguarda i gruppi etnici, i bianchi hanno avuto la minore crescita percentuale di decessi (11,9%), mentre la maggior crescita si è avuta per gli ispanici (53,6%).