Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea: "Serve accordo rapido su Mff, bisogna far presto". E sottolinea: "Aumenteremo finanziamenti per oltre mille mld". Le Maire: "Sarà una partita difficile". Telefonata Conte-Macron: "Recovery Fund all'altezza della sfida"
La Commissione europea sta guardando alla "possibilità di anticipare parte dei finanziamenti" del Recovery Instrument "già nel 2020. Non è completamente ovvio, dal punto di vista tecnico e giuridico: stiamo guardando a che cosa si può fare", ma "serve un accordo rapido" sull'Mff, il Quadro finanziario pluriennale per il 2021-27. Lo dice il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis, in videoconferenza stampa al termine dell'Ecofin.
"Per definizione l'Mff inizia nel 2021 - aggiunge Dombrovskis - il grosso dei finanziamenti sarà disponibile nel 2021. Stiamo guardando alle modalità per far arrivare i soldi agli Stati già in quell'anno", perché "se facessimo come al solito, il primo anno" del settennato di bilancio "servirebbe a programmare gli esborsi", cosa che "non è accettabile" nella situazione attuale. "Presenteremo soluzioni ad hoc per assicurare che i soldi fluiscano già nel 2021". Quanto ai passi successivi in Consiglio, "siamo pronti a facilitare un accordo con i 27 Stati membri. Sappiamo che c'è poco tempo: dobbiamo agire rapidamente", conclude Dombrovskis.
Il Recovery Instrument sarà basato su "un aumento dell'headroom nel nostro bilancio - ha detto ancora - Abbiamo già comunicato che la nostra ambizione non è quella di aumentare la capacità di finanziamento per centinaia di milioni, ma piuttosto di una cifra che superi il bilione di euro. In questo caso, chiaramente parliamo sia di trasferimenti che di prestiti. In ogni caso, quello è il livello di ambizione che stiamo discutendo nel contesto della nostra proposta", che verrà presentata mercoledì 27 maggio.