Il presidente delle Filippine a polizia e militari: "Se sentite che le vostre vite sono in pericolo, sparate e uccidete"
Chi viola le norme di contenimento e si comporta in modo 'turbolento' rischia grosso nelle Filippine: il presidente Rodrigo Duterte ha messo in guardia eventuali 'ribelli', spiegando che le forze di sicurezza potrebbero aprire il fuoco contro di loro. Intervenendo in televisione Duterte ha chiesto alla popolazione di cooperare con le autorità nel rispetto delle misure di confinamento, ma poi ha chiarito che non intende tollerare chi minaccia la vita di quanti lavorano nelle forze di sicurezza. "I miei ordini a polizia e militari sono: se diventano turbolenti, si ribellano contro di voi e sentite che le vostre vite sono in pericolo, sparate e uccideteli".
Il governo intanto a ha ordinato a quanti sono autorizzati ad uscire dalle loro abitazioni malgrado il confinamento di indossare le mascherine. L'ordine vale per l'isola di Luzon, dove è concentrata più della metà dei 100 milioni circa di abitanti del paese e dove le restrizioni sono in vigore dal 16 marzo. "Lasciate che ve lo ripeta: se dovete uscire dovete indossare una maschera", ha dichiarato il funzionario governativo Karlo Nograles. Una protezione che può essere improvvisata, non per forza una maschera medica, ma deve coprire naso e bocca: vanno bene "mascherine riutilizzabili, fai-da-te, fazzoletti o altro" basta che riducano le possibilità di trasmissione del virus.