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Iran sequestra petroliera Gb

Catturata dai pasdaran la britannica Stena Bulk e fermata la Mesdar, che batte bandiera liberiana: lo stop nello Stretto di Hormuz. Trump in contatto con Londra, Usa denunciano escalation di violenza. L'attacco infiamma i prezzi del petrolio. Nave da guerra britannica nell'area del sequestro. Ministro Gb: "gravi conseguenze" se la nave non sarà riconsegnata

Immagine di repertorio (Afp)
Immagine di repertorio (Afp)
19 luglio 2019 | 20.37
LETTURA: 5 minuti

I Guardiani della Rivoluzione iraniani, i pasdaran, hanno comunicato di aver fermato una petroliera britannica nello Stretto di Hormuz, perché avrebbe violato le leggi internazionali. La Stena Impero è diretta a nord verso l'Iran, riferiscono la Stena Bulk, proprietaria della nave, e la Northern Marine Management. Le due società spiegano che al momento non sono "in grado di contattare la nave". La nave da guerra della Royal Navy Hms Ramsey si trova ora nell'area in cui è stata sequestrata. Lo riferisce Aviation Tracker, che ha seguito i movimenti della nave, tracciando i dati del transponder. La Hms Ramsey, che è un cacciamine in servizio dal 1999, ha raggiunto l'area ad una velocità di 20 nodi. Se le autorità iraniane non libereranno la petroliera Stena Impero ci saranno "gravi conseguenze", ha detto il ministro degli Esteri britannico Jeremy Hunt ai microfoni dell'emittente Sky News.

Fermata una seconda nave: la Mesdar, battente bandiera liberiana e di proprietà di un armatore britannico. La petroliera, rispetto a quanto annunciato in precedenza dal Foreign Office Gb, non è stata sequestrata dai Pasdaran, ma fermata per un controllo. Secondo quanto risulta dalle tracce del transponder, ha riperso la sua rotta in allontanamento dalle coste iraniane. A confermarlo i media iraniani, rilanciati dalla britannica Sky News. Secondo l'armatore della nave, Norbulk Shipping Uk, l'Iran ha rilasciato la petroliera Mesdar dopo averla sequestrata nello Stretto. La società ha confermato che l'equipaggio è in buone condizioni.

La Stena Impero è stata fermata dai Pasdaran iraniani mentre era diretta verso il porto saudita di Al Jubail, proveniente dal porto emiratino di Fujairah. Lo riporta l'agenzia semiufficiale iraniana Fars, citando un comunicato dei Pasdaran. Secondo i Guardiani della Rivoluzione, la petroliera stava entrando nello Stretto di Hormuz dal punto di uscita a sud, "ignorando le consuete procedure che prevedono che qualsiasi ingresso avvenga dal passaggio settentrionale". La nave è stata scortata all'interno delle acque costiere iraniane, nella provincia di Hormozgan, per l'espletamento di ulteriori procedure legali e indagini.

La Stena Bulk e l'armatore hanno spiegato che la petroliera è stata catturata da "piccole imbarcazioni e da un elicottero" intorno alle 15, ora di Greenwich (le 19.30 in Iran), dopodiché ha fatto rotta verso le coste iraniane. A bordo ci sono 23 persone, tutti membri dell'equipaggio. Tra loro si trovano anche tre cittadini russi, riferisce la Stena Bulk secondo quanto riporta Sputniknews. L'ambasciata russa a Teheran ha confermato di essere stata informata dall'armatore della presenza di cittadini russi a bordo della nave. Il ministro degli Esteri britannico Jeremy Hunt, in precedenza aveva riferito che l'equipaggio della nave era composto da marinai di varie nazionalità, ma nessun cittadino britannico.

Lo Stretto di Hormuz è diventato il teatro delle tensioni con l'Iran, con una serie di incidenti nelle ultime settimane; lo stretto divide la Penisola Arabica dalle coste iraniane e il Golfo Persico dal Golfo dell'Oman. E' uno dei tratti di mare più importanti del mondo per il trasporto del petrolio. Le relazioni tra l'Iran da una parte e Usa e Gran Bretagna dall'altra si sono deteriorate in modo marcato nelle ultime settimane. All'inizio di luglio la Gran Bretagna aveva catturato una petroliera iraniana, accusandola di violare le sanzioni contro la Siria.

"Siamo a conoscenza di rapporti secondo cui le forze iraniane hanno sequestrato una petroliera britannica", ha detto in una nota il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Garrett Marquis. "Questa è la seconda volta in poco più di una settimana che il Regno Unito è obiettivo dell'escalation di violenze del regime iraniano", ha aggiunto, assicurando che gli Usa "continueranno a lavorare con alleati e partner per difendere la nostra sicurezza e interessi contro il comportamento dell'Iran". Il presidente Usa Donald Trump ha sottolineato l'alleanza con la Gran Bretagna, che dura da molto tempo, e ha detto che l'amministrazione Usa sarà in contatto con Londra per lavorare sulla questione. Intanto, aerei militari Usa secondo la Cnn stanno monitorando il passaggio di una nave mercantile statunitense nello Stretto.

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