L'incendio che in queste ore sta interessando Notre-Dame a Parigi, ai torinesi ma non solo richiama alla memoria quello che accadde nel capoluogo piemontese proprio 22 anni fa. Nella notte tra l'11 e il 12 aprile del 1997, poco prima di mezzanotte, un furioso incendio si sviluppò nella Cappella della Sindone posta tra la Cattedrale torinese e Palazzo Reale. Le fiamme devastarono la cappella barocca seicentesca progettata da Guarino Guarini in cui erano in corso lavori di restauro e, successivamente, si estesero al torrione nord-ovest del palazzo distruggendo alcune decine di quadri preziosi. Solo alle luci dell’alba i vigili del fuoco riuscirono a spegnere definitivamente le fiamme.
A tenere i tanti che quella notte si recarono davanti al Duomo anche il fatto che le fiamme avrebbero potuto danneggiare la Sindone, il Telo che secondo la tradizione cristiana ha avvolto il corpo di Gesù dopo la morte.
La Sindone non fu direttamente interessata dall’incendio poiché alcuni anni prima, nel 1993, per consentire i lavori di restauro della Cappella, era stata provvisoriamente trasferita con teca che la custodiva al centro del coro della Cattedrale, dietro all’altare maggiore, protetta da una struttura di cristallo antiproiettile e antisfondamento appositamente costruita.
Pur non essendo la Sindone e la sua teca interessate dal fuoco dell’incendio, nel corso di quella notte fu deciso di rompere la struttura di cristallo e di portare via la Sindone. Poco dopo l'una con una mazza da 4 chili un caposquadra dei vigili del fuoco demolì la teca e, una volta estratta, la Sindone venne immediatamente trasferita nel palazzo arcivescovile.
Dopo 21 anni di restauro la Cappella del Guarini ha riaperto al pubblico lo scorso settembre. Ora la Sindone è custodita in Duomo, nell'ultima cappella della navata sinistra, sotto la tribuna reale.