"Preghiamo per la pace, in questo tempo di Natale: contiamo su di te". Con queste parole il presidente palestinese Abu Mazen si è rivolto a Papa Francesco durante l'udienza in Vaticano. Il colloquio, durato circa venti minuti al palazzo Apostolico, è stato preceduto da un caloroso abbraccio fra i due ed è proseguito con l'interprete italiano-arabo, "perché io non parlo l'arabo...", ha spiegato in inglese con un sorriso il Pontefice.
"Riattivare il processo di pace tra israeliani e palestinesi e raggiungere la soluzione dei due Stati" anche attraverso "un rinnovato impegno della comunità internazionale nel venire incontro alle legittime aspirazioni di entrambi i popoli" è la posizione espressa da Papa Francesco durante l'udienza in Vaticano. Durante il colloquio tra Bergoglio e Abu Mazen, seguito dall'incontro con monsignor Paul Gallagher segretario per i rapporti con gli Stati, "sono stati rilevati i buoni rapporti tra la Santa Sede e la Palestina e il ruolo positivo dei cristiani e dell'attività della Chiesa nella società palestinese, sancito dall'Accordo globale del 2015", riferisce una nota del Vaticano. Inoltre, "un'attenzione particolare è stata riservata allo status di Gerusalemme, sottolineando l'importanza di riconoscerne e preservarne l'identità e il valore universale di Città Santa per le tre religioni abramitiche". Infine, "si è parlato degli altri conflitti che affliggono il Medio Oriente e dell'urgenza di favorire percorsi di pace e di dialogo, con il contributo della comunità religiosa, per combattere ogni forma di estremismo e di fondamentalismo".
Il Papa ha donato ad Abu Mazen un medaglione rappresentante la basilica di San Pietro, l'enciclica 'Laudato si'' e il Messaggio della Pace 2018. "Ho voluto firmarlo con la data di oggi", ha tenuto a precisare. Dal canto suo, il presidente della Palestina ha omaggiato il Pontefice con un dipinto raffigurante la vecchia città di Gerusalemme, un libro sui rapporti tra il Vaticano e la Terra Santa e un oggetto artigianale in legno. Folta la delegazione palestinese, composta da 16 membri fra cui il ministro degli Esteri Riyad al-Maliki, il consigliere per gli affari religiosi e gli ambasciatori presso l'Italia e presso la Santa Sede. "Grazie della visita", ha esclamato Papa Francesco prima di congedarsi. "Sono contento di questo incontro, contiamo su di te", è stata la frase finale pronunciata da Abu Mazen.