"Dobbiamo vedere la proposta, ma noi siamo convinti che delle misure ci vogliono in questa fase. Evitiamo però di andare in ordine sparso". Lo dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in riferimento alle valutazioni del governo su eventuali restrizioni a livello nazionale in vista del Natale.
Covid Veneto, Zaia: "3.324 ricoverati, situazione pesante"
"Vediamo nelle prossime ore l'evoluzione che avrà la partita a livello nazionale. Alla volta di domani una decisione ci sarà. Ho parlato anche stamattina con il ministro Speranza", spiega Zaia. "Il governo giustamente e coerentemente pone una questione nazionale. Rispetto a eventuali restrizioni non ho una posizione ostile, visto che vorremmo assumerle anche noi. Se non si è fatto il volo dell'angelo per assumerle è per un semplice motivo: il tema ristori. Il giorno prima tutti le vogliono, poi il giorno dopo ci ritroviamo tutto chiuso senza ristori", ribadisce il governatore del Veneto, che ieri ha incontrato i sindaci in vista di un confronto con il governo.
"So che si è riunito il Cts ieri, oggi sentiremo anche Brusaferro ma c'è la convinzione che servono misure uniformi a livello nazionale. Tutte le comunità rischiano di vedere l'infezione ripartire, c'è anche un aspetto non irrilevante di natura competitiva: la Germania fa un lockdown dal 16 dicembre al 10 gennaio, quando avrà appiattito la curva. Ci mette 11 miliardi e ristora le imprese offrendo il 90% del fatturato. Davanti a una situazione come questa penso che ci vogliamo misure", evidenzia Zaia.
"E' inevitabile che domani mattina ci sarà un primo confronto su eventuali ragionamenti. Il governo avrà nel giro di poche ore il parere del Cts, che sarà come una pietra miliare perché finora il parere del Cts è sempre stato seguito", sottolinea.