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Covid, Speranza: "Epidemia presente, ma curva contagi è piegabile"

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24 novembre 2020 | 20.20
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I numeri di oggi dei nuovi contagi e soprattutto "il dato più drammatico delle persone che perdono la vita", 853 le vittime registrate nelle ultime 24 ore, "sono i numeri di una epidemia ancora molto presente nel nostro paese". "Ma c'è da dire che da qualche settimana vediamo un segnale che va nella direzione giusta, l'Rt si sta abbassando, due settimane fa era 1,7, poi 1,4 ora è 1,2 e sta scendendo: questo significa che le misure che abbiamo adottato iniziano a dare i loro effetti". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite a 'diMartedì' suLa7.

Per questo - ha continuato il ministro - "dobbiamo continuare a insistere su questa strada perché la curva è piegabile e stiamo un po' alla volta piegandola ma bisogna insistere con la massima prudenza".

Il prossimo Dpcm? "Valuteremo fino all’ultimo i dati, ci sono ancora molti giorni da qui alla scadenza del decreto ancora in vigore, quindi vorremmo vedere e capire quanto riusciamo ancora a piegare la curva con le misure adottate finora, ma continueremo con il principio di proporzionalità" delle misure restrittive, ha risposto Speranza a una domanda del conduttore Giovanni Floris sul prossimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri allo studio.

A proposito dunque dei criteri di proporzionalità che guideranno il nuovo decreto, Speranza sottolinea "noi abbiamo scelto in questa seconda ondata di non fare un lockdown generalizzato uguale in tutti i territori ma di distinguere area per area, e capire dove fare interventi più duri quando la situazione è più difficile. Io penso che questo sia il metodo giusto e vogliamo insistere su questa strada". Infine il ministro ribadisce, come fatto nei giorni scorsi: "Guai a scambiare i primi segnali che vanno nella direzione giusta per uno scampato pericolo".

Alle cene di Natale ci sarà un numero massimo di persone a tavola? "Bisognerà limitarsi agli affetti più stretti. I numeri - spiega quindi Speranza - li valuteremo, ne ragioneremo nelle prossime ore, e domani c'è una riunione anche su questo. In Germania hanno scelto il numero 10, ma, al netto del singolo numero, il messaggio è quello di ridurre tutte le occasioni non necessarie in cui il contagio si può diffondere". "Bisogna evitare spostamenti che non sono strettamente necessari, bisogna ridurre il più possibile le relazioni con le altre persone quando queste non sono indispensabili e bisogna restare a casa ogni volta che è possibile", ha poi spiegato a Floris che gli chiedeva sui possibili spostamenti tra regione e regione durante le feste di Natale. "Vedremo l'evoluzione epidemiologica delle prossime settimane", ha aggiunto Speranza.

Sulla questione della riapertura degli impianti sciistici, "io capisco che dietro ogni ambito economico, sociale, come anche quello" del turismo della neve "ci sono famiglie e persone che lavorano e che meritano il massimo rispetto, ma il punto non è solo la pista da sci; il punto è evitare le tantissime aggregazioni che possono svilupparsi e i tanti trasferimenti di persone che vanno in vacanza in quei posti", ha spiegato, per poi ammonire: "Dobbiamo essere molto attenti e ricordare quello che è successo quest’estate, quando in tanti, nel nostro Paese, hanno pensato che la battaglia fosse vinta, hanno abbassato la guardia, e ci siamo ritrovati oggi con una situazione difficile da gestire. Allora attenzione - ha ribadito il ministro - non ripetiamo gli errori fatti in estate. Dobbiamo mantenere alto il livello di attenzione".

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