"In questa terribile storia c'è stato un solo vero guerriero, Willy, non certo quei quattro che si sono accaniti su una sola persona. Sono mele marce che non hanno niente a che vedere non solo con l'Mma ma con lo sport in generale, vanno stracacciati da qualunque attività sportiva. E adesso chi dovrebbe metterci la faccia è il loro allenatore, è lui che dovrebbe chiedere scusa perché è lui che lascia in giro questa gente. Se dobbiamo parlare di Mma, si prenda le responsabilità chi ha insegnato loro questo sport". Il campione di arti marziali romano Alessio Sakara, atleta dei pesi mediomassimi nella federazione statunitense Bellator Mma, all'Adnkronos commenta con rabbia l'omicidio del 21enne Willy Willy Monteiro Duarte ad opera di quattro ragazzi, due dei quali frequentatori proprio di una palestra di Mma.
"Se vengo a sapere che un mio allievo ha litigato in discoteca o si è messo in qualche brutto guaio, lo caccio subito senza passare per il via, senza aspettare le scuse - aggiunge Sakara - non esiste proprio. Anche cinque contro uno è una cosa disumana, lo ripeto spesso anche nelle scuole parlando di bullismo. Purtroppo, come sempre quando uno fa un determinato sport, vogliono trovare il capro espiatorio. Succede purtroppo anche che carabinieri, poliziotti o militari si macchino di crimini terribili, non vuol dire però che siano tutte brutte persone. Il nostro sport è tutto il contrario rispetto a quanto accaduto. E sono sempre di più i campioni a fare del bene, a rappresentare l'Italia nel mondo, a guadagnarsi il rispetto di tutti".