L'infettivologo del Gemelli: "Faremo i conti con il Covid anche a Natale"
Quest'anno "sarà particolarmente importante sottoporsi alla vaccinazione anti-influenzale. Gli italiani risponderanno agli appelli? Questa è la vera scommessa: arrivare a Natale", quando la stagione influenzale entrerà nella fase 'calda', "con un buon numero di immunizzazioni". Lo afferma all'Adnkronos Salute Roberto Cauda, ordinario di Malattie infettive all'Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore dell'Unità operativa di Malattie infettive della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma.
"La vaccinazione - afferma Cauda - aiuterà a discriminare tra influenza e Covid-19, ma c'è di più. La comunità scientifica concorda sull'utilità dei vaccini per suscitare una risposta aspecifica in grado di rivelarsi protettiva" anche contro il coronavirus. "E' il caso del vaccino Bcg, protagonista di numerosi studi, ma anche della vaccinazione anti-pneumococcica. Per capire quanti italiani risponderanno all'appello, dovremo vedere se e quanto la vampa d'agosto" di casi "avrà preoccupato i connazionali".
Quanto alla possibilità che a Natale avremo ancora a che fare con l'epidemia, l'infettivologo afferma di pensare "proprio di sì: le previsioni sono più realistiche se fatte a breve termine, ma temo che dovremo fare i conti con Covid anche a Natale, perché non ci sarà un vaccino ampiamente disponibile per quel periodo. E questo nonostante la ricerca sia stata molto veloce. Una mutazione del virus in senso favorevole - aggiunge -, come ad esempio la delezione 382 rilevata dagli studi, potrebbe portare a una prevalenza di forme asintomatiche, e potrebbe influire sull'andamento dell'epidemia".
Ma se anche la convivenza con il virus proseguirà nei prossimi mesi, l'esperto invita a tenere i nervi saldi. "Oggi stiamo vedendo gli effetti, in termini di nuovi positivi, di ciò che è accaduto 15-20 giorni fa. Dunque se sapremo tracciare e fare tamponi in modo stringente e puntale, e adotteremo comportamenti corretti, potremo essere in grado di gestire il virus. E' chiaro - sottolinea Cauda - che non possiamo sperare in una bacchetta magica che faccia sparire il coronavirus in assenza del vaccino. Quello che dobbiamo fare - raccomanda - è adottare le misure che sappiamo essere in grado di contrastare la diffusione di Covid-19, convivendo al meglio con il virus. Fino a quando non ci sarà un vaccino".