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Omicidio Mollicone, a processo i Mottola e carabinieri indagati

Tutti rinviati a giudizio i cinque imputati per il delitto di Arce. La prima udienza del processo si terrà il 15 gennaio prossimo. Il legale del papà di Serena all'Adnkronos: "Pensiero forte a Guglielmo". Il difensore dei Mottola: "Da 10 anni nel tritacarne mediatico". La tesi della procura: Serena uccisa in caserma. Il carrozziere Belli all'Adnkronos: "Io ex mostro, ancora mi guardano strano". Un giallo lungo 19 anni

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24 luglio 2020 | 18.33
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Sono stati tutti rinviati a giudizio dal gup Domenico Di Croce i 5 imputati per l'omicidio di Serena Mollicone, uccisa ad Arce nel 2001. Si tratta dell'ex maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, della moglie e del figlio Marco. A giudizio anche il maresciallo Vincenzo Quatrale e l'appuntato Francesco Suprano. La prima udienza del processo si terrà il 15 gennaio prossimo nel Tribunale di Cassino.

Un giallo lungo 19 anni

"Siamo soddisfatti, abbiamo ottenuto quello che avevamo chiesto che è il massimo che potevamo ottenere. Un pensiero forte va Gugliemo, se fosse stato vivo avrebbe vissuto anche lui questa soddisfazione. Questo risultato è stato raggiunto anche grazie al suo coraggio e alla sua perseveranza". Lo ha detto all'Adnkronos l'avvocato Dario De Santis, legale di Guglielmo Mollicone, padre di Serena. Guglielmo, dopo aver lottato una vita perché si arrivasse alla verità, è morto il 31 maggio scorso.

Il carrozziere Belli all'Adnkronos: "Io ex mostro, ancora mi guardano strano"

La tesi della procura: Serena uccisa in caserma

"Siamo consapevoli delle nostre ragioni e le faremo valere. Il maresciallo Mottola è innocente, si è detto tranquillo e affronterà serenamente il processo". Così all'Adnkronos l'avvocato Francesco Germani, difensore della famiglia Mottola. "Sono 10 anni che il maresciallo e la sua famiglia sono nel tritacarne mediatico, hanno affrontato questa situazione con una forza d'animo encomiabile e sono convinti che prima o poi la verità verrà fuori - ha aggiunto l'avvocato - Quello che stanno vivendo è un macigno che non auguro nemmeno al mio peggior nemico. Non è degno di un paese civile che si debbano aspettare 10 anni per un processo".

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