L'avvocato Massimo Carignani all'Adnkronos: "Il mio assistito è molto provato, ammette di averlo ceduto sostanze per 15 euro ai due ragazzi morti poi nel sonno"
Il Giudice delle indagini preliminari di Terni ha convalidato il fermo di A.M.R. nell'ambito dell'indagine sulla morte di due ragazzi di 15 e 16 anni ai quali è accusato di avere ceduto del metadone. "Il Gip - ha detto all'Adnkronos Massimo Carignani, avvocato difensore di A.M.R. - ha anche disposto la custodia in carcere".
"C'è una lunga motivazione nella quale vengono descritti i fatti accaduti - ha aggiunto Carignani - non vi erano misure alternative. Ora attendiamo i risultati dei test tossicologici e dell'autopsia che sarà eseguita domani sulle salme dei due ragazzi. Ci vorranno circa 60 giorni per i risultati".
Il fermato "è profondamente provato e fortemente depresso per quanto accaduto e lo ha notato anche il giudice. E' un tossicodipendente e l'accaduto lo ha provato moltissimo", spiega all'Adnkronos l'avvocato. L'uomo, 41 anni, è stato interrogato per circa un'ora dal Gip di Terni per l'udienza di convalida con l'accusa di morte come conseguenza di altro reato.
"Il mio assistito ha sostanzialmente confermato quanto detto durante l'interrogatorio sostenuto in sede di indagini davanti ai carabinieri di Terni, - ha proseguito avvocato - ammettendo quindi di aver ceduto il metadone per 15 euro ai due ragazzi morti poi nel sonno. Le sue dichiarazioni davanti al giudice non sono cambiate".