Il ministro dell'Istruzione:"Maturità non è un rito ma un ponte verso la vita da adulti"
"Quest'anno l'esame di Maturità sarà diverso, ma non meno importante rispetto agli anni scorsi. Anzi, lo sarà di più, perché questa volta gli esami non chiudono l'anno scolastico ma ci riportano in classe". Lo ha affermato a ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina a 'Notte prima degli esami' su Radio24, sottolineando che "la maturità non è un rito ma uno step importantissimo, verso vita da adulti".
"A breve", annuncia, arriveranno "le linee guida per la riapertura delle scuole". " Stiamo lavorando con gli Enti Locali e siamo in dirittura d'arrivo". Come data, aggiunge, "ho proposto alle Regioni il 14 settembre", specificando che la "chiusura ha permesso di salvare centinaia di persone". "Già dal primo", però, le scuole riapriranno per consentire "agli studenti che ne hanno bisogno di recuperare eventuali lacune".
"La scuola riapre e anche io sono molto emozionata a pensare che finalmente le scuole possono riaprire domani, in sicurezza, dopo mesi di assenza. Questa è una nuova fase per la scuola che guarda al prossimo mese di settembre, quando tutti ritorneranno in classe. A questo esame in presenza abbiamo lavorato tanto per gli studenti non è stato facile e non era scontato, tanti Paesi l'esame lo hanno cancellato. Abbiamo superato diverse difficoltà, ma io ci tenevo tantissimo che fosse fatto in presenza". "Se ci fosse stata possibilità di aprire le scuole prima lo avremmo fatto. La chiusura delle scuole ci ha permesso di salvare migliaia di vite umane. Non è stato facile, né per me né per il governo, tenerle chiuse ma abbiamo messo al primo posto la salute di tutti". "Abbiamo avuto documenti chiarissimi da parte del Comitato tecnico del ministero della salute. Ricordo che a maggio - ha sottolineato - c'erano ancora centinaia di morti al giorno, non ci saremmo mai potuti permettere la riapertura delle scuole e lo dico con molto dolore. Da donna di scuola - ha concluso - sentivo la campanella tutti i giorni, e non poter riaprire le scuole da ministro è una ferita che mi porterò dietro per sempre".