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Maltempo, frane e allagamenti a Bologna e in Toscana

05 giugno 2020 | 13.16
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Danni per milioni di euro stima la Coldiretti

Maltempo, frane e allagamenti a Bologna e in Toscana

Frane e allagamenti per la violenta perturbazione che ha interessato diverse regioni, la Toscana, il Friuli, l’Emilia Romagna fino alla Sicilia. Allagamenti e smottamenti si sono verificati stanotte nel Bolognese. Un violento temporale si è abbattuto sulla provincia, causando molti danni, specialmente nelle zone montane intorno a Gaggio Montano, Castiglione dei Pepoli e Porretta Terme. A Bologna, un condominio è stato colpito da un fulmine, mentre a Porretta ci sono stati numerosi allagamenti tra edifici privati e negozi. In località Granaglione, una frana ha bloccato le persone sulla Sp 55 e una donna è stata evacuata dalla sua abitazione per pericolo di smottamenti. I vigili del fuoco sono al lavoro incessantemente da stanotte.

I carabinieri del Comando Provinciale di Bologna stanno svolgendo servizi di viabilità alla circolazione stradale e prestando assistenza alla popolazione interessata dall’ondata di maltempo che, nelle ultime ore, si è abbattuta in particolare sull’Alta e Media Valle del Reno, dove i carabinieri della Compagnia di Vergato sono stati impegnati a Molino del Pallone, una piccola frazione del Comune di Alto Reno Terme. Stanotte, la Centrale Operativa dell’Arma ha ricevuto le richieste di aiuto di cittadini, anche anziani, che segnalavano la presenza di smottamenti di terreno sul manto stradale e allagamenti che stavano interessando il pianterreno di alcune abitazioni ed esercizi commerciali.

Maltempo anche sulle zone dell’alta Toscana dove la forte perturbazione ha colpito la Garfagnana e il territorio al confine tra le province di Lucca e Pistoia. I fenomeni più intensi si sono sviluppati nella media Valle del Serchio e nella Val di Lima dove sono piovuti fino a 200 mm di pioggia in poco più di 6 ore. Localmente si sono verificati picchi anche di 70/80 mm di pioggia in un’ora.

Le forti precipitazioni hanno causato allagamenti, esondazioni, smottamenti e crollo di alberi, particolarmente colpiti i comuni di Gallicano, Barga, Fabbriche di Vergemoli, Castelnuovo Garfagnana e Coreglia Antelminelli dove, in quest’ultimo, ci sono anche alcune famiglie isolate. Anche in Versilia, a Stazzema, sono state segnalate numerose criticità su strade provinciali e comunali. Squadre del Genio civile, dei Comuni, dei Consorzi di bonifica sono già a lavoro per il ripristino e la messa in sicurezza.

In Sicilia, "la mancata manutenzione delle strade interne provoca danni agli agricoltori che con le precipitazioni di queste ore nel Palermitano si trovano costretti a vere e proprie gincane per recarsi in azienda" denuncia Coldiretti Sicilia spiegando che "nonostante la pioggia sia stata tanto attesa, al momento sta provocando dei disagi a chi deve recarsi nelle aziende". "Muretti caduti, buche in mezzo alla strada che si allargano sempre di più rappresentano delle condizioni delle infrastrutture siciliane con cui gli imprenditori agricoli si confrontano sempre e che moltiplicano gli sforzi per l’attività", conclude Coldiretti.

DANNI PER MILIONI DI EURO - Stando a quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti salgono a milioni di euro i danni nelle campagne a causa di pioggia, grandine e vento che hanno colpito l’Italia da nord a sud distruggendo raccolti, sventrando serre, sradicando alberi, allagando campi, scoperchiando tetti e provocando frane e smottamenti. Una situazione meteo che – sottolinea la Coldiretti - aggrava le perdite già subite dal settore agricolo per le tempeste che hanno investito a macchia di leopardo tutta la Penisola, dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte fino alla Puglia.

Il risultato è la perdita a livello nazionale di più un frutto su tre con il crollo dei raccolti, dalle pesche alle nettarine (-28%) fino alle albicocche (-58%), ed un rincaro dei prezzi al consumo. Gli agricoltori cercano di difendersi con le reti di copertura, con le coltivazioni in serra e con la manutenzione di terreni e canali e serre ma spesso, sottolinea la Coldiretti, la furia delle tempeste è così violenta che fa esplodere le protezioni, distrugge frutta e ortaggi e gonfia d’acqua i terreni provocando pericolosi smottamenti. Il cambiamento climatico si abbatte, continua la Coldiretti, su un territorio reso fragile dal dissesto idrogeologico con il 91,3% dei comuni (il 100% in Toscana) che si trovano in zone a rischio per frane o alluvioni dove vivono 7 milioni di persone.

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