Dopo averla pugnalata ha rivolto l'arma verso se stesso e sanguinante si è affacciato alla finestra gridando: "Adesso come faccio io, non posso vivere senza di te"
Ha ucciso la moglie con una quarantina di coltellate con un pugnale, con una lama di 20 cm, che si era fabbricato da solo. E’ quanto emerge dalle ricostruzioni dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Sanluri (Cagliari) che indagano sul femminicidio, avvenuto ieri pomeriggio a Serramanna nel cagliaritano. L’uomo, 58 anni, falegname, è stato arrestato in flagranza dai militari, e al momento è ricoverato in terapia intensiva all'ospedale Brotzu di Cagliari ma non sarebbe in pericolo di vita.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri l’uomo avrebbe colpito la moglie al culmine di una lite, per poi dirigere il coltello contro sé stesso nel tentativo di togliersi la vita. Sanguinante si sarebbe quindi affacciato alla finestra, gridando: "Adesso come faccio io, non posso vivere senza di te’’. A quel punto, il 58enne si sarebbe sdraiato nel letto dove giaceva il corpo martoriato della moglie. Secondo quanto riferito dai militari, l’uomo in questi mesi era stato più volte trovato fuori casa e richiamato al rispetto delle misure di lockdown fino ad essere sanzionato.
"Il Covid è un complotto del governo per fare stare la gente a casa’’, avrebbe urlato ai carabinieri. Secondo le prime ipotesi, però, gli inquirenti escludono che l’omicidio sia maturato per un malessere da lockdown. Agli atti comunque non risultano segnalazioni di precedenti, né di maltrattamenti né di violenze. La coppia ha un figlio di 29 anni, parrucchiere, che al momento del delitto non era in casa.