Si chiama "Morire due volte, il dovere della verità". E' un libro scritto da una madre sopravvissuta al figlio carabiniere, morto a 24 anni mentre inseguiva un rapinatore, che ora vuole giustizia. "Mio figlio è caduto in servizio, ma non vogliono riconoscerlo come vittima del dovere. Io conosco la verità e non mi arrendo" dice all'Adnkronos Vittoria Olimpio. Sergio Ragno, carabiniere scelto del Nucleo Radiomobile, è morto il 17 giugno 2004 a Firenze dove prestava servizio, investito da una macchina. "Mi ha attaccato il telefono dicendo che doveva inseguire un rapinatore, da lì non l'ho mai più sentito" spiega Vittoria. I genitori e il fratello chiedono che non sia "liquidato" come vittima di incidente stradale.
Oggi pomeriggio, nell'Università Pontificia Antonianum di via Merulana, la donna, insieme alla famiglia di Sergio Ragno, ha presentato il suo libro davanti al rettore Augustin Hernandez, al suo avvocato Giulio Murano e al colonnello Sergio De Caprio, il 'Capitano Ultimo' che, all'Adnkronos dice: "L'Arma è fatta da tanti figli, mamme, padri, fratelli e sorelle che dividono ciò che hanno, fieri di essere umili servitori dello Stato. L'unica cosa che ci fa andare avanti è l'amore tra noi che oggi mi ci ha portato qui - spiega - l'amore per una mamma di un carabiniere caduto in servizio che vuole capire perché è morto suo figlio. Il mio obiettivo è fare in modo che la verità vinca su tutto senza andare contro nessuno. Chiedo scusa a una mamma per tutte le volte che si è sentita sola e abbandonata".