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Cronaca

Stadio Roma, al via il processo

Tra gli imputati il costruttore Parnasi. Richiesta di costituzione di parte civile da parte del Mibact

Stadio Roma, al via il processo
05 novembre 2019 | 13.24
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Con la richiesta di costituzione di parte civile del ministero dei Beni culturali e di Assoconsum si è aperto oggi davanti all’ottava sezione collegiale di piazzale Clodio il processo sul nuovo stadio della Roma che vede fra gli imputati l’imprenditore Luca Parnasi e altre 11 persone. Le difese hanno presentato eccezioni in merito alle due istanze così come su alcune parti civili già ammesse come Cittadinanzattiva e Codacons. Per questa vicenda Campidoglio e Regione Lazio si sono costituiti parti civili.

Sul banco degli imputati ci sono anche gli altri manager collaboratori di Parnasi, Nabor Zaffiri e Gianluca Talone, oltre che l’ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio, Adriano Palozzi, l'ex assessore regionale e attuale consigliere Michele Civita, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Davide Bordoni, l’allora soprintendente ai beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti.

E ancora: Daniele Leoni, funzionario del Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma, Giampaolo Gola, ex assessore allo sport del X Municipio, l'architetto Paolo Desideri, e Claudio Santini, ex capo di Gabinetto al Mibact. Gli altri stretti collaboratori di Parnasi, Luca Caporilli, Giulio Mangosi e Simone Contasta hanno già patteggiato una condanna a 2 anni. Le accuse sono a vario a titolo di associazione per delinquere, corruzione e finanziamento illecito. I pm capitolini in particolare ipotizzano una presunta corruzione nell'ambito della variante del progetto per lo stadio di Tor di Valle,  approvato poi col taglio del 50% delle cubature rispetto al progetto iniziale.

All’udienza di oggi i difensori di Parnasi, gli avvocati Giorgio Tamburrini e Emilio Ricci, hanno presentato istanza per chiedere l'inutilizzabilità degli atti di indagine compiuti dalla Procura tra il dicembre 2017 e il giugno 2018, spiegando di non aver avuto notifica della proroga dell'inchiesta che sarebbe cominciata nel giugno 2017. La decisione del giudice è attesa per il giorno della prossima udienza, fissata per il 2 dicembre: in quell’occasione il processo sarà riunito con quello contro l’ex presidente di Acea Luca Lanzalone, accusato di corruzione e traffico di influenze nell’ambito della stessa inchiesta, e l’ex commissario straordinario dell'Ipa, l'ente di previdenza dei dipendenti capitolini, Fabio Serini.

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