Tra gli imputati il costruttore Parnasi. Richiesta di costituzione di parte civile da parte del Mibact
Con la richiesta di costituzione di parte civile del ministero dei Beni culturali e di Assoconsum si è aperto oggi davanti all’ottava sezione collegiale di piazzale Clodio il processo sul nuovo stadio della Roma che vede fra gli imputati l’imprenditore Luca Parnasi e altre 11 persone. Le difese hanno presentato eccezioni in merito alle due istanze così come su alcune parti civili già ammesse come Cittadinanzattiva e Codacons. Per questa vicenda Campidoglio e Regione Lazio si sono costituiti parti civili.
Sul banco degli imputati ci sono anche gli altri manager collaboratori di Parnasi, Nabor Zaffiri e Gianluca Talone, oltre che l’ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio, Adriano Palozzi, l'ex assessore regionale e attuale consigliere Michele Civita, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Davide Bordoni, l’allora soprintendente ai beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti.
E ancora: Daniele Leoni, funzionario del Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma, Giampaolo Gola, ex assessore allo sport del X Municipio, l'architetto Paolo Desideri, e Claudio Santini, ex capo di Gabinetto al Mibact. Gli altri stretti collaboratori di Parnasi, Luca Caporilli, Giulio Mangosi e Simone Contasta hanno già patteggiato una condanna a 2 anni. Le accuse sono a vario a titolo di associazione per delinquere, corruzione e finanziamento illecito. I pm capitolini in particolare ipotizzano una presunta corruzione nell'ambito della variante del progetto per lo stadio di Tor di Valle, approvato poi col taglio del 50% delle cubature rispetto al progetto iniziale.
All’udienza di oggi i difensori di Parnasi, gli avvocati Giorgio Tamburrini e Emilio Ricci, hanno presentato istanza per chiedere l'inutilizzabilità degli atti di indagine compiuti dalla Procura tra il dicembre 2017 e il giugno 2018, spiegando di non aver avuto notifica della proroga dell'inchiesta che sarebbe cominciata nel giugno 2017. La decisione del giudice è attesa per il giorno della prossima udienza, fissata per il 2 dicembre: in quell’occasione il processo sarà riunito con quello contro l’ex presidente di Acea Luca Lanzalone, accusato di corruzione e traffico di influenze nell’ambito della stessa inchiesta, e l’ex commissario straordinario dell'Ipa, l'ente di previdenza dei dipendenti capitolini, Fabio Serini.