"Quello che ho detto è quello che penso". Oliviero Toscani risponde così all'Adnkronos in merito alla richiesta del pm di Milano Stefano Civardi di archiviare la denuncia sporta dal leader della Lega Matteo Salvini nei suoi confronti. Il 2 agosto scorso, il fotografo, parlando di immigrazione a 'La Zanzara', alla domanda se Salvini fosse fascista aveva risposto: "No, di più. Peggio, dopo aver visto ciò che si è visto. Chi è che parla di castrazione? E lui dice no, non possono sbarcare...non sono clandestini sui barconi c'è della gente. Salvini è un incivile".
Toscani non usa giri di parole: "Ho commentato già e ho avuto una condanna - sottolinea all'Adnkronos - quello è il mio commento. Sono andato persino al palazzo di giustizia per i commenti che faccio. La penso così e pago per questo, i soldi servono per dire quello che uno pensa, questo è il mio commento". "E' il mio pensiero, il pm mi ha detto 'va bene' - conclude Toscani - quello che ho detto è quello che penso".
Secondo quanto riporta oggi il 'Corriere della sera', per il pm Civardi dare all'ex ministro dell'Interno del "fascista" e dell'"incivile" non è diffamazione, ma può essere "scriminato dall'esercizio del diritto di critica politica" tutte le volte in cui l'epiteto, "lungi dall'essere semplice argumentum ad hominem" e dunque "gratuito attacco alla persona di Salvini" o al suo partito, intende "biasimare scelte politiche al centro del dibattito pubblico".