Il leader di Forza Nuova portato via dai poliziotti a Roma mentre, con i militanti del partito, si muoveva in direzione dell'ex stabile occupato in via dei Lucani, a San Lorenzo, dove avevano annunciato una manifestazione non autorizzata in ricordo di Desirée Mariottini
Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, è stato portato via dai poliziotti mentre, con i militanti del partito di estrema destra, si muoveva in direzione dell'ex stabile occupato in via dei Lucani, a San Lorenzo, dove avevano annunciato una manifestazione non autorizzata in ricordo di Desirée Mariottini, la 18enne romana drogata, stuprata e uccisa nel "palazzo del crac". Lo fa sapere Forza nuova, che in una nota commenta: "Una volta c'erano le bandiere rosse a tentare di fermare i tricolori. Oggi invece sono blindati, celere e manganelli ad arrestare l'avanzata di Forza Nuova". Il motivo per il quale Fiore è stato portato in Questura è violazione del silenzio elettorale.
"A Roma non è possibile neanche portare un mazzo di fiori dove è stata assassinata Desirée - aggiunge Fn - perché il verbo immigrazionista non può essere messo in discussione. Roberto Fiore, nostro segretario nazionale, è stato fermato dalla Digos, caricato e portato in Questura mentre stava recandosi nel luogo dove è stata uccisa la giovane italiana da una banda di immigrati".
"A Roma gli antifascisti, di regime e militanti, continuano a difendere immigrazione e clandestini, ad essere contro la nazione - continua la nota - e nemici del popolo. Anche oggi sbirri e compagni, uniti dall'antifascismo, hanno sputato su Roma e i romani. Partigiani ieri, amici della Questura oggi. Oggi come ieri servi dei nemici dell'Italia".
In una nota Forza Nuova riporta alcuni dei messaggi, scritti dalle residenti del quartiere San Lorenzo, dove si trova l'ex 'palazzo del crac' in via dei Lucani. "Tutto ciò che manca oggi forse sono le persone come me, come noi. È successo nel mio quartiere e non avrò pace finché non sarà fatta giustizia". "Le femministe seguono un'ideologia politica, come i comunisti. Io ho seguito il mio cuore da mamma, da italiana, spinta dal rispetto per una famiglia che piange una figlia uccisa da chi abbiamo salvato e non lasciato morire nel Mediterraneo. Basta Pamela, basta Desirèe, basta immigrati"."Il mio è stato istinto di sopravvivenza. Non sono razzista, ma voglio tornare a girare tranquilla nella mia città, nella mia terra, nel mio quartiere" si legge ancora. "Oggi la Polizia ha impedito a Roberto Fiore di deporre un fiore davanti a quel cancello. Il cuore di San Lorenzo è cuore romano. Questa è la vera voce di San Lorenzo, non di chi non c'è mai stato e viene soltanto a fare sciacallaggio politico. Vogliamo giustizia e verità per Desy, figlia di Roma e d'Italia" concludono da Forza Nuova.