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Cosa fare

Obbligo vaccini, e se il bimbo ha già avuto quella malattia?

(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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01 settembre 2017 | 16.14
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Mancano ormai pochi giorni all'inizio della scuola e quindi anche all'obbligo di mettersi in regola con le vaccinazioni. Ma se un bimbo ha già avuto una delle malattie per le quali il vaccino è diventato obbligatorio, cosa bisogna fare?

"Il minore è esonerato dall’obbligo di vaccinazione in caso di immunizzazione a seguito di malattia naturale", che comunque deve essere comprovata, si legge nell'ultima circolare del ministero della Salute il quale ci tiene a precisare allo stesso tempo come "la vaccinazione nei soggetti che hanno già contratto la malattia non è controindicata". Anzi, sottolinea con l'Adnkronos Elena Bozzola, consigliera nazionale della Società italiana di Pediatria, "dare anticorpi aggiuntivi contro una malattia non è dannoso ma perché rinforza l'immunità naturale acquisita".

In ogni caso in Italia, dei vaccini obbligatori, sono facilmente reperibili solo 5 monovalenti e cioè quelli contro poliomelite, tetano, epatite B, Haemophilus influenzae tipo b e varicella. "Nel caso di morbillo, parotite e rosolia il vaccino è trivalente o tetravalente, associato a varicella. In Italia non si trova il monovalente. Quindi se si è avuta una di queste tre malattie bisogna comunque vaccinarsi per tutte e tre", afferma l'esperta che aggiunge: "La cosa importante è che, mi ripeto, vaccinarsi contro una malattia che si è già avuti non è dannoso ".

L'immunizzazione a seguito di malattia naturale, precisa il ministero della Salute, va comprovato. Insomma, non basta dire 'mio figlio ha avuto la varicella'. "Il pediatra di base deve rilasciare un'attestazione di avvenuta immunizzazione per una determinata malattia - spiega Bozzola - è chiaro che, se il vaccino è monocomponente, non sarà necessario ripeterlo".

"Quando il pediatra di Libera scelta del SSN ha notificato alla Asl che un suo paziente ha avuto una determinata patologia, anche nel caso in cui negli anni si sia cambiato medico è tutto registrato - aggiunge - se invece non esista 'memoria', è necessario effettuare un’analisi sierologica che dimostri la presenza di anticorpi protettivi o la pregressa malattia".

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