“Flavio Carboni era un tipico personaggio italiano che sapeva destreggiarsi magnificamente in mezzo ai casini del nostro Paese e ai misteri, che poi in Italia di misteri non ne esistono, la storia dei misteri italiani l’avete inventata voi giornalisti, in Italia si sa tutto di tutto e di tutti”. A dirlo all’AdnKronos è l’ex 007 Francesco Pazienza, parlando della morte di Flavio Carboni.
“Carboni navigava nelle acque italiane dagli anni ’60, l’ho conosciuto talmente bene da fare la stupidaggine di presentarlo io a Roberto Calvi – spiega Pazienza -, lui con la P2 non c’entrava assolutamente niente. Carboni l’uomo dei misteri? Ma figuriamoci, quali misteri, per favore…c’è una famosa foto, che io ho, in cui si vede Carboni sotto braccio a Ciriaco De Mita il giorno stesso in cui De Mita fu eletto segretario della Dc prendendo il posto di Flaminio Piccoli. Ci sarà un motivo, o no? Questo dimostra che Carboni era solo uno che sapeva destreggiarsi”.
“La mega villa faraonica di Berlusconi in Sardegna, ad esempio – aggiunge Pazienza -, chi gliel’ha trovata? Flavio Carboni, che aveva intortato il pastore che aveva i terreni, si chiamava Tamponi, e poi erano passati a Berlusconi, di cui Carboni era molto amico all’epoca in cui Berlusconi faceva solo l’immobiliarista”.
“L’ho conosciuto bene, Carboni – chiosa Pazienza -, ricordo quando nella villa di Cabassi, che Cabassi mi aveva prestato per fare le vacanze con Calvi nell’estate del 1981, si presentò con una forma di pecorino sardo che era praticamente due metri di diametro. Eccome se l’ho conosciuto. E no, non era l’uomo dei misteri”.