Decisione dovuta al disaccordo tra i giudici di mare
Annullata la gara di fondo in acque libere di 25 km nell'ambito degli Europei acquatici di Roma. Dopo una giornata di caos e una gara, sia maschile sia femminile, funestata dal mare mosso ma soprattutto dalla confusione creata dai giudici di gara, la giuria ha deciso di tirare una riga sulla gara che, nella parte maschile, vedeva in testa i tre azzurri Mario Sanzullo, Dario Verani e Matteo Furlan e, in quella femminile, la francese Joussie seguita dalle due azzurre Barbara Pozzobon e Veronica Santoni. La decisione è dovuta al disaccordo tra i giudici di mare, che avevano deciso di accorciare la prova e quelli di terra, che non avevano la stessa opinione. Si attende tuttavia la comunicazione ufficiale dell'annullamento della prova.
"Ci hanno riunito per dirci che la gara è annullata e non ci sarà una classifica senza darci troppe spiegazioni. C’è stato un difetto di comunicazione tra giudici di mare e di terra", lo dice alla Federnuoto il coordinatore tecnico della Nazionale Stefano Rubaudo.
Nel comunicato ufficiale si legge che "a causa di un'emergenza per le condizioni del tempo ambedue i giudici arbitri e il delegato alla sicurezza hanno deciso di fermare le gare per la sicurezza degli atleti e dei giudici in mare. Poiché i giudici arbitri non avevano una classifica finale stilata di ambedue le gare, hanno deciso di cancellare le classifiche. La Len si scusa con tutti gli atleti partecipanti che si sono allenati duramente per essere pronti per questo evento per non essere stata in grado di determinare la classifica finale. Anche se la gara è stata disputata in condizioni estreme. Secondo i principi della Len la sicurezza degli atleti e dei giudici deve essere prevalente in qualsiasi circostanza. Le altre gare al momento si disputeranno regolarmente. In caso di cattivo tempo le competizioni possono essere rimandate o cancellate".