Il piccolo di Prato, 3 anni, trasferito dal Meyer di Firenze al Bambino Gesù. Negativi i primi esami per adenovirus
E' stato ricoverato in rianimazione, dopo essere stato trasferito all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma nel tardo pomeriggio di ieri, il bambino di 3 anni di Prato con epatite acuta di origine al momento sconosciuta. Il caso sospetto è stato segnalato alle autorità sanitarie che stanno monitorando la situazione in Italia dopo l'insolito picco di forme misteriose segnalato in diversi Paesi europei. Per il bimbo "situazione stabile e sotto controllo. Al momento non c'è indicazione per il trapianto. Negativi anche i primi esami virologici per adenovirus", fanno sapere dall'ospedale. L'episodio di epatite acuta resta "di natura da definire, come ne capitano diversi ogni anno".
L'infezione da adenovirus è una circostanza segnalata in molti dei casi sotto i riflettori in questi giorni a livello internazionale (anche negli Usa ne hanno intercettati 9).
Per l'epatite del bimbo le indagini fatte a Prato e a Firenze hanno escluso origini note. Il caso del piccolo rientra quindi nella categoria 'non A-non E', da segnalare per l'indagine in corso a livello nazionale.
Questa segnalazione è stata fatta ieri dall'Asl Toscana Centro e confermata dal Bambino Gesù. Quello che si punta a capire è se ci sia una correlazione con i casi rilevati a livello europeo, soprattutto nel Regno Unito, da gennaio, e se anche nel nostro Paese ci sia un aumento di queste forme acute e di origine sconosciuta. O se si rientri ancora nei dati ordinari dei casi di epatiti pediatriche acute di origine non definita che si verificano annualmente. Per esempio, realtà come l'ospedale Bambino Gesù di Roma gestiscono 4-5 casi all'anno di questo tipo.