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Elezioni 2022, lista Cappato esclusa ovunque: "Faremo ricorsi"

Avvocato Berardo: "Nelle prossime ore ricorso d'urgenza a giudice ordinario"

Elezioni 2022, lista Cappato esclusa ovunque:
29 agosto 2022 | 18.21
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La lista 'Referendum e Democrazia' di Marco Cappato è stata esclusa ovunque dalle elezioni 2022. L'ufficio elettorale nazionale presso la Cassazione, infatti, ha respinto i ricorsi presentati dalla lista, confermando le decisioni delle corti d’Appello delle circoscrizioni di Camera Europa e Lombardia 1, Senato Europa e Emilia Romagna 1 e 2, Lazio 1 e 2, Lombardia 1,2 e 3, Piemonte 1 e 2, Toscana e Veneto 1 e 2, presso cui erano state depositate da 'Referendum e Democrazia' le firme digitali, al posto di quelle cartacee. 

“Proporremo nelle prossime ore un ricorso al giudice ordinario per un provvedimento d'urgenza al fine di non veder compromessi i diritti dei cittadini che hanno sottoscritto la lista”, annuncia all’Adnkronos l’avvocato e promotore di 'Referendum e Democrazia', Rocco Berardo.

"La conferma di stamane era attesa, vista la decisione degli uffici elettorali e della Cassazione di limitarsi alla presa d’atto notarile del mancato rispetto letterale di procedure stabilite negli anni 50", commenta Marco Cappato, che non si dà per vinto: "Siamo attrezzati - dichiara in una nota - per proseguire la nostra campagna a favore del diritto dei cittadini italiani a partecipare alla democrazia del proprio Paese. Anche le persone con disabilità grave, chi al momento della firma si trovava lontano dal proprio comune di residenza. Tutti devono partecipare senza discriminazione. Alcuni problemi, come quello degli studenti fuori sede, valgono anche per il momento del voto". 

Per questo - annuncia il leader della lista - "presenteremo ricorsi in tutte le sedi possibili facendo leva anche sul Regolamento dell'Unione europea, eIdas (electronic IDentification authentication and signature) Ue n. 910 del 2014, un Regolamento Ue che dunque ha una forza superiore a quella di una fonte di legge interna" e che "equipara le firme digitali a quelle cartacee e si basa sul principio di non-discriminazione in base al quale nessun cittadino può essere, nel territorio dell'Unione europea, discriminato per il solo fatto che utilizzi la firma digitale". 

Per Cappato, "senza un decreto del premier Draghi, con ogni probabilità la lista Referendum e Democrazia sarà esclusa dalle prossime elezioni per aver raccolto le firme necessarie per via digitale, attraverso Spid, strumento utilizzato in ambito fiscale e per i referendum. In questo modo il governo espone le nostre istituzioni a una brutta figura internazionale".

Nel frattempo l’appello lanciato sui siti dell’associazione Luca Coscioni e di Eumans "per rendere le prossime elezioni più democratiche e accessibili", consentendo la presentazione di liste di candidati anche attraverso la firma digitale, ha già raccolto oltre 4.500 adesioni.

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