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Stellantis, Landini: "Il tavolo va fatto a Palazzo Chigi, dopo un anno al Mimit zero risultati"

Il leader della Cgil all'Adnkronos: "Urso è impegnato a discutere con Orsini della legge di bilancio, i sindacati non li convoca. La premier si occupa più dell'Albania che dei problemi del Paese"

Maurizio Landini
Maurizio Landini
22 ottobre 2024 | 15.16
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"Leggo sui giornali che Urso è particolarmente impegnato a discutere con Confindustria e con Orsini della legge di bilancio, ma le organizzazioni sindacali non le convoca". Lo dice all’Adnkronos il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, a margine del convegno ‘Un referendum per l’Italia - quale idea di Paese?’ promosso dalle Acli. Sulla convocazione del tavolo su Stellantis, preannunciata ieri dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, però, Landini sottolinea che "lo sciopero dei metalmeccanici ha chiesto una cosa diversa: ha chiesto che la presidente del consiglio convochi un tavolo di trattativa con tutti i sindacati, le aziende della componentistica e Stellantis. Questo abbiamo chiesto e ad oggi a queste rivendicazioni non abbiamo avuto risposta".

"Dalla presidente del consiglio - sottolinea Landini - non abbiamo avuto risposte: vedo che si stanno occupando molto dell’Albania e non si stanno occupando dei problemi del nostro paese". E il tavolo al ministero? "È da un anno che c’è quel tavolo lì e ad oggi non ha prodotto assolutamente nulla. È inutile che il ministro Urso faccia finta di convocare tavoli perché ad oggi quello che doveva realizzarsi, un accordo per fare un milione di auto nel nostro paese e far ripartire la produzione, non è successo. E anche gli incentivi messi a disposizione hanno semplicemente aumentato la cassa integrazione perché se tu non hai nuovi prodotti e non c’è un progetto industriale serio, allora stiamo facendo delle chiacchiere e da questo punto di vista quello che abbiamo chiesto e che stiamo chiedendo da un anno e mezzo ancora non è stato realizzato".

Il tavolo su Stellantis va dunque spostato a Palazzo Chigi perché, dice Landini, "è un problema del governo. Servono scelte di politica industriale di tutto il governo, non pacche sulle spalle. E serve che Stellantis e tutta la componentistica discutano e definiscano un piano industriale serio e di rilancio delle produzioni dell’automotive. Stiamo parlando di un settore che in tutto il mondo si sta riorganizzando e noi , come è noto, stiamo vivendo i ritardi legati agli investimenti non fatti e alle scelte sbagliate fatte negli anni passati, sia da Stellantis sia dai governi che hanno sostenuto le scelte sbagliate di quel gruppo".

Automotive, Landini in piazza il 25 ottobre con i lavoratori del chimico

Intanto "venerdì prossimo, il 25 ottobre, ci sarà una grande manifestazione del settore chimico perché quando parliamo di automotive non è solo metalmeccanico, ma riguarda filiere produttive. Quindi ci sarà un grande e importante sciopero di tutte le aziende della componentistica non metalmeccanica che chiedono esplicitamente un cambiamento dal governo", dice Landini che sarà con i lavoratori della chimica in sciopero il 25 ottobre, al presidio a piazza Santi Apostoli a Roma. La manifestazione, in programma dalle ore 10.30, è stata proclamata unitariamente da Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil.

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