Con 1,2 miliardi di euro di investimenti, l’Italia può ridurre la dipendenza dall’estero per le materie prime critiche di quasi un terzo generando oltre 6 miliardi di euro di valore aggiunto per la filiera al 2040. È questa una delle principali evidenze emerse a Roma all’evento “La road map italiana per le materie prime critiche” organizzato da Iren, in cui è stato presentato lo studio commissionato dal Gruppo e realizzato da TEHA Group. L’Europa, come l’Italia, ha una grave dipendenza dall’estero, soprattutto dalla Cina che produce il 56% delle materie prime critiche importate in UE. Lo studio traccia un percorso di sviluppo per l’Italia, in cui le materie prime critiche sono già oggi un elemento chiave per la competitività nazionale.